Raggiungendo addirittura il punteggio pieno – 110 – l’Università di Padova si conferma ancora una volta la migliore, raggiungendo la vetta della classifica Censis di Veterinaria 2015. La graduatoria, che mette in fila gli atenei pubblici italiani secondo la qualità dei corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina Veterinaria (LM-42), premia nuovamente anche Parma e Teramo, che mantengono le proprie posizioni del 2014 e sono rispettivamente seconda con 102 punti e terza con 101,5.
Al quarto posto quest’anno c’è Sassari, che risale di quattro posizioni ottenendo una media di 97. Nella classifica Censis di Veterinaria 2015 Torino è quinta. L’ateneo del capoluogo piemontese, pur totalizzando 96,5 punti (+3,5 rispetto al 2014), perde una posizione, mentre la sesta in graduatoria è di nuovo l’Università di Bologna (95,5), che incrementa la propria media di 5,5 punti. Un gradino più in basso c’è Perugia, che riporta una media pari a 92.
Nella seconda parte della classifica Censis di Veterinaria 2015 troviamo poi l’Università di Camerino, che perde alcune posizioni rispetto al 2014 e vede il proprio punteggio diminuire da 91 a 87. Mantiene, invece, la stessa posizione ottenuta dodici mesi fa (nona) la Statale di Milano. L’unica variazione? L’aumento del punteggio medio, che passa da 81 a 84,5. Risale dal penultimo posto Pisa, che quest’anno è decima con 82 punti.
Ad eccezione della mancata presenza dell’università toscana, gli ultimi tre posti della classifica Censis di Veterinaria 2015 non riservano grandi sorprese: due su tre delle ultime della classe sono le stesse e hanno mantenuto perfino la posizione. Quest’anno la terzultima è ancora l’Università di Messina, alla quale il Censis ha assegnato un punteggio medio pari a 80,5 (3,5 punti in più rispetto al 2014). La penultima è di nuovo Bari, che ha ottenuto 79 punti (+5). L’unica novità del terzetto di coda della classifica Censis di Veterinaria 2015 è rappresentata dall’ultima della classe: la “Federico II” di Napoli. Per l’ateneo partenopeo c’è stato un tonfo che l’ha portato tre posizioni più in basso, causato dall’innalzamento delle medie degli altri atenei e dal concomitante abbassamento della propria, passata da 79,5 a 74,5 (-5 punti).
