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USA, è allarme per il debito dei laureati: per molti anche 71mila euro da ripagare

da | Nov 2014 | News | 0 commenti

Negli USA studiare costa molto caro e spesso costringe ad accendere dei veri e propri mutui, da ripagare una volta entrati nel mondo del lavoro. Il problema è che il debito dei laureati sta raggiungendo proporzioni sempre più preoccupanti, mentre gli stipendi stanno scendendo e la disoccupazione tra chi ha terminato il college tocca quasi l’8 per cento. Una situazione non certo ideale, soprattutto se si tiene conto del fatto che, secondo il più recente report in merito, nel 2013 si è toccata una media di 28.400 euro di debito per ciascun laureato. In questo quadro, il fenomeno dell’insolvenza diventa sempre più frequente e il sistema rischia di esplodere con gravi ricadute sull’economia.

Stando all’indagine “Student Debt and the Class of 2013”, nel giro di un anno il debito dei laureati USA ha fatto registrare un aumento di 2 punti percentuali. Se per chi si è fermato al Bachelor il passivo ammonta a circa 28mila dollari, c’è anche chi sta peggio: per ben 7 laureati di II livello su 10 il debito medio si aggira intorno ai 71mila dollari, una cifra davvero importante. E i dati reali potrebbero essere anche peggiori, visto che quasi la metà dei college (il 43 per cento) ha rifiutato di fornire informazioni sull’indebitamento dei suoi ex-allievi, forse anche per non scoraggiare le nuove iscrizioni.

Per gli studenti americani esistono sostanzialmente due strade: chiedere un loan statale, oppure un prestito privato. I primi sono finanziamenti più sicuri, ma non sempre sono facili da ottenere, mentre i secondi nascondono molte insidie. Con la crisi, infatti, i tassi di interesse dei prestiti pubblici si sono fatti più sostenibili e nella maggioranza dei casi sono proporzionati al reddito effettivo del laureato. Quelli dei mutui privati, invece, si mantengono ben più alti della media.

Con la crisi, poi, è sempre più difficile che si riesca a trovare un lavoro tanto ben remunerato da consentire di ripagare il proprio debito nei tempi e nelle modalità previste. Il 7,8 per cento dei laureati americani è disoccupato, mentre ben il 16,8 per cento fa parete del variegato gruppo di coloro che non lavorano tante ore quante vorrebbero, sono ancora in cerca di prima occupazione (inoccupati) o hanno perfino smesso di cercare. Questi numeri spiegano il perché nei college pubblici ci siano picchi del 19,9 per cento di insolvenza. Il debito dei laureati, sebbene sia più alto per chi frequenta un college privato , non è ugualmente a rischio tra quanti frequentano un università pubblica e quanti ne frequentano una non statale, soprattutto se si tratta di uno degli otto college dell’Ivy League. In questi ultimi, grazie a una rete d contatti che garantisce di trovare rapidamente occupazioni molto remunerative, il tasso di insolvenza va dallo 0,9 al 2,3 per cento.

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