Obama rincara la dose dopo le
dichiarazioni fatte in occasione della visita all’Università del Texas, dove ha riunito studenti, famiglie, giornalisti ed esperti per parlare di uno dei motori principali di sviluppo per gli Stati Uniti: l’università. Se precedentemente infatti ha parlato del perché l’America deve tornare ai primi posti per numero di laureati, un primato sorpassato già alcuni anni fa, torna adesso a parlare di “come” questo potrà essere possibile.
Se oggi risultano laureati negli Statesi circa
17 milioni di americani, ovvero il 40% della popolazione di età compresa tra i 24 e i 35 anni è laureato, secondo l’ambizioso obiettivo del presidente Obama, a questi numeri si dovranno aggiungere altri 11 milioni nei dieci anni che verranno, il che permetterebbe agli USA di tornare ai vertici nella classifica mondiale.
La sfida non è semplice, e i mezzi per vincerla risiedono per Obama innanzitutto in una revisione del sistema delle tasse e del pagamento dei prestiti da parte degli studenti dopo la laurea, per rendere l’università più accessibile e per contrastare i costanti aumenti nelle rette. “Anche io e
Michelle abbiamo dovuto ripagare grossi prestiti quando ci siamo laureati, e mi ricordo cosa volesse dire” ha sottolineato Obama incoraggiando la sua platea sul fatto che l’America può e deve essere migliore di quella che è attualmente, aprendo le porte di una migliore istruzione a tutti.
Una prima proposta è quella di lavorare sui
prestiti federali agli studenti, un sistema che oggi va ad arricchire le casse delle banche e delle società finanziari. Tali risorse andrebbero utilizzate per fare dell’università un luogo per
8 milioni di persone, e non solo per le fasce benestanti che possono permetterselo.