Contrastare gli effetti della menopausa attraverso il pane. Oggi è possibile grazie a una pagnotella di circa 250 g, con dentro 50 g di isoflavoni, pensata da un gruppo di ricercatrici dell’Università di Siena proprio con lo scopo di mantenere le donne in salute in questo momento così delicato della loro vita. Tutto ciò è stato possibile coniugando competenze mediche, nutrizionali, biologiche, chimiche ed eccellenza alimentare del territorio. Domani la presentazione del prodotto a Palazzo Berlinghieri, in Piazza del Campo.
Il “pane delle donne” prodotto dall’Università di Siena è costituito da ingredienti provenienti da agricoltura biologica ed è arricchito di soia, in modo da ridurre i carboidrati e aumentare proteine e isoflavoni, preziosi alleati contro i fastidi più comuni della menopausa: le vampate di calore, la sudorazione eccessiva, l’osteoporosi e l’aumentato rischio di tumori (è dimostrato che il consumo quotidiano di soia diminuisce il rischio di quelli alla mammella, al colon e alla prostata negli uomini). Oltretutto, per il suo ridotto contenuto di calorie, tale pagnotella ridurrebbe le probabilità di incorrere anche in malattie cardiache.
La produzione del “pane delle donne” – contenente gli ingredienti giusti per fronteggiare il calo di estrogeni tipico della menopausa – è stata possibile grazie alla passione di Anna Maria Aloisi, la docente di Fisiologia della facoltà di Medicina dell’Università di Siena che ha guidato lo studio, per i laboratori di cucina e alla sua voglia di creare un prodotto di supporto alla salute della donna ben lontano dai farmaci e più vicino agli integratori alimentari. Tale sfida ha visto anche l’impegno della Regione Toscana, oltre che la preziosa collaborazione dell’azienda spin off ”SiNutriWells” e della ”Compagnia del pane”, il panificio che produrrà le pagnotelle “miracolose”.
Nel dettaglio, il “pane delle donne” – che domani sarà presentato nel corso del convegno “Alimentazione è donna”, al termine del quale potrà essere assaggiato gratis – verrà venduto dal 3 Marzo nelle undici panetterie Sclavi della città del Palio, in pezzi da 250 grammi. Intanto, i ricercatori stanno già studiando il modo di distribuire tali pagnotelle anche al di fuori delle mura senesi e annunciano il lancio imminente di un altro tipo di pane, specificatamente formulato per apportare benefici a un’altra fascia d’età.