Il rettore Fabio Rugge l’ha definito “un modo per rivoluzionare il futuro dell’istruzione superiore”. Si tratta della novità che cambierà il volto delle lauree di II livello dell’Università di Pavia. Dal prossimo anno accademico, quello 2016-2017, arriveranno nell’ateneo lombardo le inedite lauree magistrali Plus (LM+), che prevedono un maggior e più determinante coinvolgimento delle aziende sia nella definizione dell’offerta formativa che in quella della didattica, nonché nella selezione degli studenti.
Le lauree magistrali Plus dell’Università di Pavia dureranno due anni e mezzo, invece di dei due canonici, per un totale di cinque semestri. Di questi, due saranno svolti fuori dalle aule: gli studenti saranno impegnati direttamente in azienda o in un ente di altra natura, come un museo, formandosi direttamente sul campo. Sarà l’azienda a decidere cosa far fare allo studente, benché la formazione che essa proporrà dovrà essere validata sa un tutor accademico che deciderà se è o meno “congrua, arricchente e professionalizzante”. Insomma, siamo anni luce lontani dai soliti tirocini che, spiegano i vertici dell’ateneo, spesso sono di qualità professionale dubbia.
Questi speciali percorsi di studio non saranno per tutti. Gli studenti dovranno superare una selezione che ne testerà le capacità e la motivazione e sarà operata dall’Università di Pavia insieme all’azienda stessa. Le lauree magistrali Plus non sostituiranno quelle tradizionali, ma saranno dei percorsi paralleli. Chi non supererà le selezioni potrà comunque iscriversi al corso normale. Per cominciare, l’ateneo ha deciso di testare i nuovi percorsi su 5-10 studenti per corso di laurea.
Si comincerà con le lauree in Biotecnologie avanzate, Chimica, Electronic engineering, International business and enterpreneurship e Filosofia. Tra le aziende che hanno già manifestato all’Università di Pavia la propria disponibilità c’è un nome altisonante come IBM, ma anche altre realtà più piccole come Siae microelettronica, Ams Italy, Axélero, FacilityLive, Indena, Naicons e STMicroelectronics. Per coloro che frequenteranno le lauree magistrali Plus sarà previsto un rimborso spese tra i 500 e i 700 euro la mese.
Le lauree magistrali Plus e i meccanismi di selezione, in particolare, hanno però suscitato le critiche delle associazioni studentesche. Andrea Torti, di Link-Coordinamento universitario, ha spiegato che la ragione della loro contrarietà è soprattutto legata al fatto che l’Università di Pavia non dovrebbe subire ingerenze nello scegliere i propri studenti e che la scrematura con il nuovo sistema non avverrebbe più “solo in base al merito e alle capacità ma anche su caratteristiche personali dello studente”, un criterio tutt’altro che oggettivo.