Alla fine ha vinto il fronte della protesta: gli stranieri iscritti all’Università di Padova potranno candidarsi alle elezioni per i rappresentanti degli studenti. Dopo la battaglia dell’Unione degli universitari (UDU) e l’interrogazione parlamentare al ministro Giannini presentata da un deputato di SEL, il rettore si è convinto a modificare la norma contenuta nello statuto dell’ateneo. La decisione è stata sancita dal senato accademico, riunitosi in sessione straordinaria venerdì, e presto sarà formalizzata dal Consiglio di amministrazione dell’università.
La protesta degli universitari padovani contro l’impossibilità per gli studenti stranieri di candidarsi alle elezioni per la rappresentanza degli organi di ateneo ha avuto un’eco nazionale, tanto da aver spinto il deputato SEL Alessandro Zan a presentare un’interrogazione parlamentare al ministro Giannini. Ma l’onorevole Zan non è stato l’unico a prestare attenzione alla questione, alla quale si è interessato anche l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali del Consiglio dei ministri. E forse proprio la risonanza della vicenda, probabilmente superiore alle aspettative, ha convinto il rettore dell’Università di Padova a modificare la normativa in merito. Anzi, a darne una “corretta interpretazione”, come la definiscono in ateneo, e a riunire in seduta straordinaria il senato accademico.
L’ultimo passaggio perché la nuova normativa entri in vigore è la sua formalizzazione da parte del Cda. La decisione del rettore dell’Università di Padova è arrivata proprio nelle ore in cui l’UDU stava depositando al Tar del Veneto un ricorso contro l’impossibilità per gli stranieri di candidarsi negli organi d’ateneo. Ora gli studenti cantano vittoria, definendo il dietrofront dell’ateneo “una vittoria della democrazia e dell’uguaglianza. Se non ci fossimo mossi noi il divieto sarebbe ancora una volta passato in silenzio”. Ritiro del ricorso in vista? Non è detto: prima “attendiamo che la situazione sia risolta definitivamente col voto degli organi”, fa sapere l’UDU.
Ma la decisione del rettore dell’Università di Padova non sembra soddisfare totalmente gli autori del ricorso: “la possibilità di candidarsi dovrebbe essere riaperta per tutti quegli studenti stranieri che sono stati bloccati dall’ufficio elettorale prima che potessero presentare formale richiesta di candidatura. Ribadiremo questo in senato accademico”. Insomma, per le elezioni del 13 e 14 Maggio prossimi i giochi potrebbero non essere ancora conclusi.