Saranno pronte entro un anno le nuove sedi dell’Università dell’Aquila. Questo il risultato incoraggiante della riunione tra l’ateneo e il provveditorato che si è svolta nei giorni scorsi. L’incontro infatti, secondo quando spiegato dal rettore dell’Aquila Ferdinando di Orio, ha consentito di dare il via a un percorso che “consentirà all’teneo di dotarsi di strutture di ricerca e didattiche indispensabili per l’Università”.
Una buona notizia, oltre che per gli studenti anche per le finanze dell’ateneo. L’attuazione del piano consentirà il trasferimento della facoltà di Ingegneria a Roio dall’Ex Optimes, risolvendo il problema degli affitti dai prezzi stellari oltre a ripristinare le attività dei laboratori come Scienze e Medicina nelle sedi di Coppito.
La priorità verrà dunque data, come aveva auspicato il Rettore, alle sedi periferiche dell’Ateneo piuttosto che su quelle in centro storico presso palazzo Carli e Camponeschi dove risiedono le facoltà del ramo umanistico oltre al Rettorato, per una operazione di recupero che vedrà la spesa di 6 milioni di euro circa, una porzione del fondo messo a disposizione dell’università dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti a seguito del sisma.
A dover attendere saranno invece gli studenti delle facoltà di Lettere e Filosofia, una attesa prolungata nel tempo a causa di quella che sembra essere una “congiura” per i lavori pubblici e gli appalti. Per il polo umanistico infatti era previsto infatti uno spostamento già nel mese di ottobre nel centro storico all’interno dell’ex azienda ospedaliera San Salvatore, ma purtroppo questo non sarà possibile.
Come spiegato dal Rettore di Orio, la ditta fiorentina vincitrice dell’appalto aveva iniziato i lavori ma ha dichiarato bancarotta poco dopo, seguendo la stessa sorte della ditta precedente che aveva dichiarato fallimento dopo una amministrazione controllata. “Ora dovrebbe subentrare una ditta romana – aggiunge il rettore – con cui siamo ancora in trattativa”.