I crocifissi appesi nella aule dell’Università di Firenze potrebbero avere i giorni contati. Alcuni gruppi studenteschi di sinistra, infatti, ne contestano la presenza e il rettore ne ha disposto il censimento per sapere esattamente quanti e dove sono. La decisione in merito alla rimozione, tuttavia, non spetta al rettore Alberto Tesi: a pronunciarsi sarà il Senato accademico, cui è stata presentata una mozione in proposito.
Come era prevedibile, la vicenda ha scatenato una serie di polemiche. Già in passato a livello nazionale si era discusso della rimozione dei crocifissi da tutti i luoghi pubblici (scuole, università, commissariati, tribunali, ecc.), nel rispetto delle differenze di religione, con dibattiti molto accesi che hanno coinvolto la politica e sono stati rilanciati dai media, dividendo l’opinione pubblica.
La campagna “Scrocifiggiamo l’università” lanciata dai gruppi studenteschi di sinistra arriva a rinfocolare polemiche che già avevano interessato l’Università di Firenze dopo che, nella primavera del 2013, il rettore Tesi aveva deciso di non far più affiggere nell’aula magna dell’ateneo il crocifisso che prima dei lavori di ristrutturazione della stessa era sempre stato appeso lì. La motivazione? Rimuovere la presenza di simboli confessionali avrebbe permesso di rendere l’aula magna sempre più un luogo di incontro e confronto. All’epoca, la scelta del rettore aveva suscitato le critiche anche dell’arcivescovo del capoluogo toscano, Mons. Giuseppe Betori, che aveva provocatoriamente proposto di rimuovere i simboli religiosi anche dagli Uffizi e dagli altri musei.
Il censimento dei crocifissi dell’Università di Firenze dovrebbe preludere a una decisione del Senato accademico dell’ateneo riguardo al loro futuro. I promotori della campagna sperano che la delibera dell’assemblea arrivi già alla prossima riunione. La battaglia che stanno conducendo, assicurano, non è di ordine politico né religioso, ma è una lotta i difesa della laicità delle istituzioni e gli studenti apprezzano la disponibilità mostrata dai vertici dell’ateneo ad esaminare il caso.
Al momento è difficile prevedere quale sarà la fine dei crocifissi dell’Università di Firenze, ma – qualora si decidesse di rimuoverli – di certo la cosa avrebbe delle ripercussioni, facendo riaprire il dibattito su scala nazionale e, magari, spingendo altri atenei a fare altrettanto.
Grazie per l’attenzione data a questa campagna. Spiace che altre più sentite dagli studenti passino sotto silenzio.
Tornando su questa, ne scrivo i riferimenti per completezza di informazione.
Trovate il testo della mozione qui: http://www.studentidisinistra.org/wp-content/uploads/2014/10/rimozione_simboli_religiosi_140920_SA.pdf
e il comunicato relativo qui: http://www.studentidisinistra.org/2014/10/scrocifiggiamo-luniversita-unifi/
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Peccato che i collegamenti non funzionino…
Comunque, e ve lo dice uno che è sempre stato di sinistra (e che infatti mai ha votato PD, e che mai è stato d’accordo col clero che predicava la discriminazione verso donne, omosessuali e chicchessia), direi che il fatto che diate priorità a simili scempiaggini che importano solo a qualche militante ateo quando abbiamo tutti sotto gli occhi il momento disastroso che sta passando l’università e l’istruzione tutta in Italia non è indice di buona fede da parte vostra, anzi, mi fa pensare che abbiate solo voglia di attirare l’attenzione facendo vedere che fate qualcosa (che poi, come sappiamo tutti, finirà comunque in un nulla di fatto) senza impegnarvi sulle questioni davvero importanti e condivise dalla pressoché totalità degli studenti.
Se volete sfogarvi vomitando odio verso la spiritualità che è insita nell’uomo e verso qualsiasi religione, credo o fede, su Internet è pieno di giovani come voi che credono (hanno fede) nel Nulla e scrivono anonimamente di continuo ciò che non direbbero mai a voce alta contro la stragrande maggioranza degli esseri umani non solo perché consci delle conseguenze legali a cui andrebbero incontro ma anche perché, confido, se ne vergognerebbero, perciò non è necessario che facciate gli stessi errori di Stalin e Mao che imposero l’ateismo di Stato che sappiamo tutti cosa comportò…
Ti rispondo paro paro a come ho risposto altrove: http://www.controradio.it/firenze-polemiche-parte-alcuni-studenti-per-presenze-dei-crocifissi-nelle-universita-pubbliche/
”
Hai provato a cliccare sul link azzurrino? Al limite prova con questo: http://bit.ly/1FKmude
E poi, che razza di argomenti sono?! Le campagne degli Studenti di Sinistra sui diritti sociali non valicano il muro dell’informazione perché – ci dicono – “non fanno mercato”, invece questa notizia è stata ripresa perfino a Catania!
Qui due sono le cose: O i media censurano le nostre battaglie sociali che avrebbero mercato (si tolgono il pane pur di non vederci pubblicati, ci sta per una città come Firenze che ci viene contro o per i temi troppo dirompenti) OPPURE tutto questo benaltrismo è solo di facciata, in realtà sono solleticate le pance dei vostri discorsi e non vi interessate per primi dei c.d. “problemi veri”.
ESEMPIO: ti sei mai documentato sulla nostra campagna tasse? http://www.studentidisinistra.org/2014/03/jurassic-tax/ Hai letto che l’Università deve essere gratuita e sorretta da una fiscalità generale solidale e progressiva? Hai letto che gli ISEE sono falsi perché sono solo dichiarazioni e non sono i redditi veri, effettivi, comunque conseguiti? Ne è testimonianza l’evasione di 260 miliardi di euro l’anno.
Il resto delle tue affermazioni sono un frullato di chiacchiere da bar. Non se ne sentiva davvero il bisogno.
“
Ti rispondo paro paro a come ho risposto altrove: http://www.controradio.it/firenze-polemiche-parte-alcuni-studenti-per-presenze-dei-crocifissi-nelle-universita-pubbliche/
“Bene, vedo che ho toccato un nervo scoperto e fatto centro! Risparmiati pure la storiella sui media che vi boicotterebbero: sto parlando di commenti su siti come questo da parte vostra che non si sono visti per questioni ben più importanti ma che all’improvviso compaiono come funghi quando si tratta di questo argomento… Coda di paglia? Foste stati così prolifici anche sulle altre faccende non avrei avuto niente da dire: è questa vostra ipocrisia che mi disgusta, “studentidisinistra” (?!). TSK
P.S.: auguri per la (non) riuscita dell’iniziativa che vi sta così tanto a cuore :-)”