L’Università di Padova si contraddistingue ancora una volta nel panorama universitario ricevendo un Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) da 363 milioni di euro per il secondo anno consecutivo. Mentre molti altri atenei italiani hanno ricevuto tagli più o meno consistenti, l’Università di Padova si posiziona tra i pochi atenei ad aver ricevuto il finanziamento. Un traguardo che assume ancora più importanza sapendo che è stata l’unica tra i mega-atenei a non subire una riduzione e che permette di contare su una solida base finanziaria, che ammonta a circa 900 milioni di euro.
Cos’è l’FFO?
Il Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) è una fonte di finanziamento, assegnato dal MUR, copre le spese degli atenei italiani alle quali devono far fronte durante l’anno accademico.
L’FFO viene utilizzato per:
- Stipendi del personale docente e tecnico-amministrativo che popola l’ateneo, garantendo qualità e funzionamento.
- Borse di studio e ricerca, sostenendo gli alunni negli studi e nelle attività di ricerca che rappresentano il futuro dell’università e del paese.
- Manutenzione e sviluppo delle infrastrutture come biblioteche, laboratori, aule e spazi comuni.
- Acquisizione di strumenti e nuove tecnologie per portare innovazione negli studi e lezioni all’avanguardia.
L’assegnazione del FFO all’Università di Padova dà la possibilità all’ateneo di proseguire il suo processo di sviluppo e crescita dell’offerta formativa, portando avanti studi di ricerca ed innovazione nelle lezioni. Padova è rinominata per essere uno dei maggiori esponenti internazionali in numerosi campi di ricerca, con un focus particolare verso le scienze biomediche, l’ingegneria, le scienze umane e sociali.
Il traguardo dell’Università di Padova, ma rimangono le preoccupazioni
La conferma del FFO è un riconoscimento della costanza nella didattica e dell’innovazione nella ricerca che l’Università di Padova impiega ogni anno. Come sottolinea la rettrice, Daniela Mapelli, questo sostegno da parte del MUR è frutto del lavoro che l’ateneo continua a portare avanti da anni, garantendo lezioni e servizi di alto livello.
Tuttavia, la rettrice ha anche espresso delle preoccupazioni riguardo la sostenibilità futura del sistema universitario italiano, che attualmente sta passando una situazione complicata a causa dell’aumento dei costi e la mancanza di disponibilità.
Alla luce di questo importante riconoscimento, l’Università di Padova si impegna a mantenere degli obiettivi futuri:
- Mantenere l’alto livello di risorse offerte agli studenti, anche se in futuro le risorse saranno più limitate.
- Migliorare i propri sistemi di internazionalizzazione ed attrarre nuovi studenti e ricercatori.
- Adattarsi alle nuove esigenze del lavoro, fornendo didattiche innovative con l’obiettivo di creare professionisti che sappiano inserirsi in contesti lavorativi innovativi.
- Promuovere l’innovazione e la transizione tecnologica.
Un futuro per la crescita internazionale
Nonostante le sfide alla quale dovrà sottoporsi, l’Università di Padova guarda verso il futuro con fare ottimista, alimentata dalla sua tradizione di eccellenza didattica e sostegno della comunità. L’FFO di 363 milioni, rappresenta uno stimolo in più per continuare il lavoro che l’ateneo porta avanti da anni, continuando ad investire nella ricerca e nell’innovazione e contribuendo allo sviluppo del nostro paese.