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Università della Tuscia verso un’agricoltura sostenibile

da | Set 2024 | News | 0 commenti

L’Università della Tuscia, per combattere il fenomeno dei cambiamenti climatici e creare un futuro più ecosostenibile, si sta impegnando a promuovere una politica più green per l’agricoltura. Il Dipartimento per l’Innovazione nei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali (DIBAF) dell’Università della Tuscia, si sta preparando al NanoInnovation 2024, una delle più rinomate conferenze riguardo le nanotecnologie e le sue applicazioni. La conferenza, organizzata da NanoItaly ed AIRI, avrà luogo a Roma dal 9 al 13 settembre, con sede presso l’Università La Sapienza.

Il workshop che permetterà l’utilizzo delle Nanotecnologie nell’agricoltura

Il DIBAF contribuirà attivamente all’organizzazione, portando avanti un workshop dal nome: “Greeting tomorrow: Exploring nanobiostimulants for a regenerative economy and positive environmental impact”.

Il workshop, realizzato grazie alla collaborazione con CNR (Istituto sull’inquinamento atmosferico), va ad analizzare ed esplorare le capacità dei nanobiostimolanti, nanomateriali eco-friendly che saranno applicati in agricoltura. Essi rappresentano un passo da gigante per il settore agrario. Infatti, migliorerà inevitabilmente la crescita e la salute delle piante, dando vita ad un’economia rigenerativa e un impatto ambientale positivo.

Durante il workshop, saranno esposte ed approfondite le categorie di biostimolanti esistenti, quali sono le loro applicazioni e quale impatto avranno sulla natura. Saranno inoltre analizzati centinaia di argomenti innovativi che riguardano l’ecosostenibilità del pianeta. Tra quelli chiave troviamo i vantaggi che i bio nanomateriali porteranno ai nanobiostimolanti e quali sono gli eventuali effetti negativi.

Questa conferenza rappresenta un’importante occasione per gli scienziati di conoscersi e discutere di un tema alquanto importante per i giorni d’oggi. 

Il progetto MOSSA

Il Dr. De Cesare, che rappresenta il DIBAF, oltre al workshop sui nanobiostimolanti, parteciperà alla conferenza anche come relatore per la sessione “Research Projects”, dove esporrà il progetto “MOSSA”Monitoring Fruit Tree Health. Con questo progetto, il DR. De Cesare, mira a sviluppare dei sensori, basati su nanotecnologie, che monitorano la salute delle piante da frutta. Particolare attenzione verrà data alla stereoselettività delle sostanze volanti diffuse da altre piante.

Grazie a questa nuova tecnologia, si potranno estrapolare dati e racchiuderli su un database dove verrà fornita una panoramica sullo stato della pianta. Nel caso di malattie, i coltivatori potranno intervenire velocemente in modo mirato per guarire la pianta. In questo modo riducono a quasi zero l’utilizzo dei pesticidi, migliorando la qualità della produzione.

L’Università della Tuscia si contraddistingue per la sua corsa alla sostenibilità

L’impegno dell’Università della Tuscia nell’intraprendere un futuro più green nei confronti dell’agricoltura, è un esempio che molti istituti dovrebbero ammirare ed abbracciare. Grazie alla ricerca e l’innovazione, l’istituto si pone come punto di riferimento cardinale per lo sviluppo di soluzioni concrete per le sfide ambientali e produttive del settore agricolo.

La partecipazione alla NanoInnovation 2024 è solamente una delle prime tappe su questo percorso, dove si creeranno nuove connessioni, nuove conoscenze e collaborazioni, promuovendo il contatto tra la scienza e le istituzioni.

L’Università della Tuscia dimostra così di essere pronta all’utilizzo delle nanotecnologie in ambito agricolo, offrendo l’opportunità ad altre istituzioni di aderire al servizio innovativo migliorando lo stato ambientale.

L’impegno dell’Università della Tuscia nell’intraprendere un futuro più green nei confronti dell’agricoltura, tramite l’utilizzo delle nanotecnologie, è un esempio che molti istituti dovrebbero ammirare ed abbracciare.
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