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Milano, alla Cattolica consulenza psicologica per gli studenti in difficoltà

da | Feb 2012 | News | 1 commento

L’Università Cattolica di Milano ha attivato lo Sportello salute giovani che offre a tutti gli studenti un supporto alle difficoltà psicologiche ma anche a quelle fisiche, come allergie e attività sportive, fino ai semplici consigli per gestire il proprio percorso di studi e gli impegni quotidiani.
Il progetto è frutto di un accordo tra l’Istituto superiore di sanità e la facoltà di Medicina della Cattolica ed è attivo per ora in tre sedi dell’ateneo – Roma, Milano e Brescia – ma gli organizzatori valuteranno in seguito la possibilità di estendere l’iniziativa ad altre sedi e rendere il servizio permanente.

Gli studenti lontani dalle famiglie di origine o che vivono situazioni di incomunicabilità con il proprio contesto amicale e più in generale sociale, possono dunque rivolgersi a uno psicologo per confrontarsi e avere consigli su problemi di apprendimento, relazione, disturbi alimentari e disorganizzazione nel proprio stile di vita. Secondo la psicologa Monica Accordini, che insegna psicopatologia nella sede di Piacenza dell’ateneo ed è responsabile dello sportello nella sede milanese, questi disagi sono molto più diffusi durante gli anni universitari di quanto i giovani stessi credano, senza avere la consapevolezza che possano nascere e radicarsi in loro comportamenti rischiosi.
“Il periodo universitario – spiega Accordini – è un momento molto delicato, in cui occorre trovare un equilibrio tra il bisogno di indipendenza e l’incapacità effettiva di essere totalmente autonomi. Le situazioni di disagio in questa fascia d’età sono molto più comuni di quello che pensiamo, ma spesso i giovani non sanno a chi rivolgersi per avere un aiuto”.
Il servizio affronta dunque problematiche legate alla salute da diverse angolazioni, con tre finalità e tre step precisamente definiti che riguardano una prima consulenza sulla prevenzione di abitudini comportamentali sbagliate, l’orientamento verso strutture sanitarie adatte per la diagnosi e la cura di eventuali patologie emerse, e infine la raccolta di informazioni, nel rispetto della privacy, sugli stili di vita degli studenti attraverso un questionario distribuito nelle aule su alimentazione, sport e consumo di alcool e stupefacenti.

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Anna Maria Pati
Anna Maria Pati
12 anni fa

Scrivo in quanto responsabile del Servizio di Counselling Psicologico per gli Studenti dell’U.C. di Milano, che ha iniziato la sua attività nel 1999 e, ad oggi, ha fornito supporto psicologico a circa 1000 studenti.
Leggo con stupore della sua ‘rinnovata apertura’ … sotto nuova etichetta (‘Sportello salute’) e con finalità che è riduttivo definire onnicomprensive.
Nell’annuncio, infatti, si dichiara che lo sportello è finalizzato al “supporto alle difficoltà psicologiche ma anche a quelle fisiche, come allergie e attività sportive, fino ai semplici consigli per gestire il proprio percorso di studi e gli impegni quotidiani”.
Pubblicizzare come ‘nuova’ offerta di ‘consulenza psicologica’ lo Sportello Salute, che, per le informazioni che mi sono state fornite, nasce come ricerca-intervento sulla salute fisica, sugli stili di vita e sul rischio-salute fisica degli universitari ed è finanziato dall’Istituto Superiore di Sanità e dalla facoltà di Medicina dell’U.C., è semplicemente scorretto.
Trascurando il fatto che non sono precisati in alcun modo modello d’intervento, obiettivi e limiti della ‘consulenza’, esperienze e competenze all’ascolto psicologico dei giovani da parte dei consulenti, la comunicazione appare confusiva e fuorviante per chi desideri o necessiti di essere ascoltato da uno psicologo.