Gli studenti e i docenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro si stanno mobilitando insieme alle autorità comunali e regionali per scongiurare l’accorpamento di 16 specializzazioni di Medicina negli atenei di Bari e Napoli, decretato dal Ministero dell’Istruzione.
Per discutere dell’accorpamento e anche della cancellazione da parte della Regione di 17 borse di studio per specializzandi calabresi, presso Palazzo De Nobili a Catanzaro si è tenuto un incontro tra il Sindaco Rosario Olivo, alcuni consiglieri comunali e regionali e una delegazione di studenti e docenti in Medicina e Chirurgia dell’Università “Magna Graecia”.
L’incontro ha condotto alla stesura di un documento condiviso nel quale Comune e Università chiedono alla Regione di ritornare sui propri passi e al Rettore Francesco Saverio Costanzo, di bloccare i bandi emanati dalle università di Napoli e Bari e il decreto Ministeriale con cui vengono trasferite le Scuole da Catanzaro in altre regioni.
Il consigliere regionale del PD Egidio Chiarella ha pertanto reso noto il testo di una proposta di ordine del giorno contro l’accorpamento delle 16 scuole di specializzazione, dove si precisa “che l’Università Magna Graecia di Catanzaro, risulta essere uno dei pochi atenei “virtuosi”, che è riuscito a realizzare significativi contenimenti della spesa e che la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Catanzaro è l’unica presente in Calabria”.
Il documento impegna inoltre il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero a “verificare la possibilità di prevedere, nelle previsioni di spesa per l’anno 2009, un apposito capitolo relativo all’erogazioni di borse di studio, per le scuole di specializzazione dell’area medica e ad intervenire presso il Ministero dell’Università per chiedere una deroga, totale o parziale, rispetto alle previsioni del Decreto Ministeriale del 31 marzo 2009, che autorizzi il ripristino a Catanzaro delle scuole di specializzazione destinate ad essere accorpate agli atenei di Napoli e di Bari”.
Durante l’ultima settimana, anche Confindustria, Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato e Cna di Catanzaro, avevano espresso in una nota la “grande preoccupazione e stupore per la decisione di ridimensionare in maniera significativa le scuole di specializzazione della Facoltà di Medicina dell’ateneo catanzarese.