Alma Cube Srl è un incubatore di start-up eccellenti e assai innovative, promosso dall’Università di Bologna con la collaborazione dell’Unindustria Bologna. Ѐ la prima volta che in Italia un ateneo e l’Associazione degli Industriali e delle Imprese costituiscono una società di capitali per favorire i progetti aziendali nati nell’ambito della ricerca accademica. Un modo per dare ai giovani di talento che provengono dal mondo universitario l’opportunità di intraprendere un percorso imprenditoriale di successo.
“Il progetto – dichiara il presidente di Unindustria Bologna, Alberto Vacchi – darà nuova enfasi alla cultura d’impresa, con una attenzione particolare ai giovani”. Scopo di Alma Cube Srl, infatti, è quello di favorire l’ingresso di un numero sempre maggiore di ragazzi “nel mondo del lavoro da imprenditori, sostenendo al tempo stesso il ricambio del tessuto imprenditoriale con lo sviluppo di start-up altamente innovative”. In questo incubatore di imprese, l’Associazione di Industriali metterà a disposizione servizi di accompagnamento al mercato e risorse sia economiche sia umane al fine di garantire lo svolgimento delle attività.
L’Università di Bologna, invece, conferirà al progetto Alma Cube Srl know how ed esperienza, oltre che il marchio. L’iniziativa “parte – dichiara il rettore Ivano Dionigi – dall’esigenza dell’ateneo di svolgere il proprio ruolo in modo consapevole e responsabile, valorizzando e finalizzando i risultati della ricerca”. Ciò, tenuto conto che “in questo particolare momento storico il dovere di un’università – aggiunge Dionigi – parte della condizione della sua utilità sociale e si declina anche nella diffusione della cultura imprenditoriale e di tutte le attività e strumenti che la supportano a beneficio del territorio e del Paese”. A tal proposito, il nuovo incubatore di imprese si configura come un’ottima opportunità per formare la futura “classe dirigente della cultura e della tecnica”.
In particolare, Alma Cube Srl si prefigge come obiettivo di lanciare, ogni anno, degli spin off basati su brevetti d’ateneo, che coinvolgano almeno uno studente o neolaureato presso l’università bolognese. Oltretutto, l’incubatore avrà anche il compito di individuare nuove imprese da inserire nella compagine societaria e di attrarre investimenti privati. Trascorso il primo anno di vitta, il progetto potrebbe estendersi su altri territori, conoscendo uno sviluppo perfino a livello internazionale.