Un accordo tra Miur, Università della Basilicata e Regione per regalare un po’ di respiro a un ateneo che non ha certo i numeri di altre realtà italiane, ma che può contribuire a sostenere la crescita e lo sviluppo della regione. È questo l’intento primario dell’intesa raggiunta nei giorni scorsi, che mira a favorire la competitività dell’ateneo potentino e a migliorarne la qualità dei risultati in termini di didattica, ricerca e ricadute sul territorio.
In particolare è riconosciuto il sostegno della Regione, attraverso un finanziamento di lungo periodo, alla crescita e allo sviluppo di un’offerta formativa sostenibile. Finalità dell’Accordo di programma è il riassetto dei corsi di studio con l’obiettivo di riorganizzare e rendere più efficiente l’offerta formativa sia nella sede di Potenza che in quella di Matera, senza però aumentare il numero complessivo dei corsi di studio rispetto a quelli dell’anno accademico 2010/2011. Il contributo economico della Regione ammonta a un totale di 10 milioni di euro che verranno erogati entro i prossimi dodici anni. Questi si aggiungono ai 43 milioni del periodo 2007/2012 per la ricerca e lo sviluppo.
“La Basilicata dei piccoli numeri presenta specificità e caratteristiche che mal si adattano a parametri di altre parti del Paese”. Così il presidente della Regione, Vito De Filippo, ha motivato l’intervento coordinato con Miur e ateneo, spiegando che per colmare il comprensibile divario tra l’università lucana e quelle della grandi metropoli dal punto di vista della necessità dei fondi la Regione si fa carico del “compito di reperire i finanziamenti necessari”.
Così si è adeguata la normativa nazionale – che impone agli atenei rigidi standard – alla peculiarità della realtà lucana, grazie alla concessione di una serie di deroghe. Più autonomia a Università e Regione, in poche parole. Con De Filippo, al tavolo della firma erano presenti il sottosegretario al Miur, Guido Viceconte (in rappresentanza del ministro Gelmini), il rettore Mauro Fiorentino e l’assessore regionale alla Formazione, Rosa Mastrosimone.
In un momento di tagli e crisi, ancora di più per gli atenei del Sud Italia, la Basilicata prova così a rimettere in moto lo sviluppo scientifico ed economico. Per il sottosegretario Guido Viceconte si tratta di un imprescindibile fattore di sviluppo la Basilicata e un investimento nelle nuove generazioni che consente di ridimensionare il fenomeno della “migrazione dei migliori talenti verso le regioni del Centro-Nord”.