Arriveranno a 3 milioni il prossimo anno gli studenti che hanno partecipato al programma Erasmus per gli scambi universitari all’estero sin dalla sua costituzione nel 1987. È quanto stimato dalla Commissione europea in occasione della presentazione dei nuovi dati sugli studenti che hanno ottenuto una borsa di studio all’estero durante lo scorso anno accademico.
Sono più di 213.000 gli studenti che nel 2009-2010 – grazie a un investimento dell’Europa di 415 milioni di euro – hanno deciso di volare all’estero per seguire corsi di studio o di formazione, e la gran parte di loro ha preso di mira soprattutto Spagna, Francia e il Regno Unito, destinazioni più popolari.
La Spagna è in prima fila oltre che come destinazione, al contrario dell’Italia che diviene poco attraente, anche come Paese “mittente” degli studenti in altri paesi, seguita dalla Francia e dalla Germania, e tra studenti e studentesse le donne sono andate per la maggiore rappresentando il 60 per cento dei partecipanti al programma.
Se già lo scorso hanno si erano registrati incrementi nella partecipazione, quest’anno il numero di studenti è aumentato del 5,7 per cento e questo ha determinato però una diminuzione del contributo mensile medio previsto dalla borsa, sceso a 254 euro (-7 per cento). Oltre alle novità nei numeri, altra buona notizia è stata poi l’introduzione della Svizzera come nuova meta nel programma di scambio.
A riscontrare maggiore successo all’interno delle tipologie di concorsi previsti nell’ambito Erasmus, è sicuramente il programma che mira allo svolgimento di tirocini all’estero, prevedendo quindi rimborsi spese maggiori, che si aggirano intorno ai 600 euro. Nel 2009-2010 ben 35.000 studenti (uno su sei) hanno scelto questa opzione, in aumento del 17,3 per cento rispetto all’anno precedente.
Da notare poi che ogni anno la domanda di borse Erasmus è molto superiore all’offerta nella maggior parte dei Paesi partecipanti, un dato in linea con uno studio svolto dal Parlamento Europeo che indica come il 24 per cento degli studenti non-Erasmus si dicano poco o per nulla interessati a svolgere un periodo di studio all’estero.