La crisi in Ucraina, la situazione incandescente in Siria e in Iraq, gli scontri a Gaza e tanti altri conflitti dimenticati dai media: contro le guerre e le violenze che stanno funestando gli ultimi mesi si terrà il prossimo 21 settembre a Firenze una manifestazione nazionale indetta dal movimento pacifista italiano. L’Unione degli universitari (UDU) e la Rete degli Studenti Medi hanno annunciato la loro adesione all’iniziativa.
Ancora una volta gli studenti scendono in piazza per la pace e per sottolineare l’inadeguatezza “delle politiche dei governi e delle istituzioni nella gestione dei conflitti in atto”. La manifestazione contro le guerre partirà alle ore 11.00 di sabato 21 da piazzale Michelangelo, nel capoluogo toscano. UDU e Rete degli Studenti sperano in una massiccia partecipazione anche da parte dei giovani universitari e di quelli che frequentano le scuole superiori, per questo li invitano ” a ‘fare un passo insieme’ e ad essere presenti in piazza per far sentire la propria voce e ripudiare qualsiasi forma di conflitto armato”.
La manifestazione contro le guerre è stata indetta da Rete della Pace, Rete Italiana Disarmo, Sbilanciamoci e Tavolo Interventi Civili di Pace. Nel comunicato di presentazione le associazioni spiegano che la mobilitazione è frutto della volontà di dare voce e visibilità “a chi resiste e si oppone in modo nonviolento alle guerre, alle pulizie etniche, alle politiche di guerra, ai regimi dittatoriali, al razzismo, all’apartheid”. Una necessità urgente in tempi caratterizzati da escalation di barbarie in diverse parti del mondo.
L’appello che tutto il movimento pacifista italiano fa insieme a UDU e Rete degli Studenti è quello di aderire alla manifestazione contro le guerre di Firenze, ma anche di organizzarne altre analoghe in altre città europee. L’obiettivo è quello di spingere i governi ad adottare nuove politiche, che prevedano anche una riforma delle Nazioni Unite, e di pressarli affinché le spese destinate agli armamenti siano dirottate su investimenti volti a migliorare e diffondere la democrazia e la giustizia sociale, accrescendo la cooperazione finalizzata alla pacifica convivenza.