Arriva anche in Italia, accompagnata dall’hashtag #ringraziaundocente, la campagna ‘ThankATeacher’, partita negli USA. L’iniziativa è stata rilanciata nel nostro Paese da Il Corriere della Sera e prevede che si esprima pubblicamente su Twitter il proprio apprezzamento per un professore o una professoressa che ci è rimasto/a particolarmente nel cuore. Chi, infatti, non ha mai avuto almeno un insegnante che gli abbia lasciato un ricordo più che positivo per via della sua simpatia, della sua preparazione o della sua carica di umanità?
Nasce proprio da questo presupposto la campagna americana, che si è data come obiettivo quello di dare visibilità ai tanti professori, che quotidianamente lavorano nelle aule scolastiche e in quelle universitarie, contribuendo in maniera determinante alla formazione dei propri studenti e alla loro crescita, non solo culturale. Nella versione italiana della campagna, l’hashtag #thankateacher è diventato #ringraziaundocente, ma la sostanza è la stessa. La campagna #ringraziaundocente è partita lo scorso 11 maggio e proseguirà fino al 16 maggio. Per partecipare basta postare una dedica indirizzata al proprio insegnante preferito, accompagnata dall’hashtag specifico, e il gioco è fatto.
Che si tratti della maestra delle elementari oppure di un insegnante delle superiori, o ancora di un docente universitario, la campagna #ringraziaundocente non fa differenza: l’importante è che quella persona si sia saputa guadagnare l’affetto e la stima. E non ci sono nemmeno barriere di età: possono partecipare sia coloro che sono ancora studenti siano quanti hanno già i capelli grigi. L’unico limite è che la dedica non potrà superare i canonici 140 caratteri di un tweet. Si possono postare anche foto, per mostrare a tutti l’insegnante al/la quale sentiamo di dovere qualcosa.
La campagna #ringraziaundocente vuole spingere tutti a compiere un piccolo gesto per gratificare figure che, anche se lo stipendio in tasca non è granché, si impegnano nel proprio lavoro spinti dall’entusiasmo che viene loro dal rapporto con gli studenti. Studenti per i quali a volte un professore diventa un insostituibile punto di riferimento, indimenticabile anche a distanza di anni e anni.