Trenitardo, l'app per segnalare i ritardi del treno. E sfogarsi
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“La banca del tempo perduto”: ecco Trenitardo, l’app per segnalare i ritardi del treno. E sfogarsi

da | Nov 2013 | News | 0 commenti

“La banca del tempo perduto”: questa l’efficace definizione con cui i suoi creatori presentano Trenitardo, un sito e un’app attraverso i quali i pendolari possono segnalare i ritardi del proprio treno, e anche sfogarsi. Un’idea nata dal Sindacato degli Studenti di Padova, con l’ASU della stessa città, Zoe Lab di Venezia e NeoAteneo di Udine: tutti uniti dalla Rete della Conoscenza, attraverso UDS e Link.

Come nasce l’idea? Il motivo, molto semplice, è spiegato sul sito di Trenitardo, “Chiunque prenda il treno regolarmente si sarà chiesto almeno una volta quante ore della sua vita abbia lasciato, più del dovuto, su quei sedili o su quelle fredde panchine”. Ed è per dare risposta a questo fatidico interrogativo che è partito il progetto. Grazie a un contatore che quantifica l’ammontare dei ritardi subiti dagli studenti universitari – e non solo – nei loro spostamenti ferroviari, adesso è possibile scoprire quanto tempo è stato perduto direttamente sul proprio smartphone, grazie a un’app per Android, oppure via web.

Come funziona Trenitardo? Attraverso l’app si posson0 selezionare la città, la tratta, il treno su cui si sta viaggiando, e segnalare il relativo ritardo. E persino aggiungere un commento di 75 caratteri. Trenitardo, precisano gli studenti che l’hanno ideato, non vuol essere soltanto un mezzo per gli sfoghi dei pendolari esasperati, ma anche una banca dati che tenga traccia dei ritardi delle ferrovie italiane e un luogo virtuale di incontro aggregazione e confronto tra coloro che tutti i giorni si spostano in treno.

“Se il tempo è denaro, vogliamo sapere quanto ne stiamo perdendo”, hanno spiegato i creatori dell’app e del sito. “Con questo contatore potremo quantificare in maniera veritiera il tempo perso dagli studenti. Col danno conseguente subito dalla collettività, dato che la formazione universitaria è a carico dei contribuenti. L’iniziativa parte dagli studenti, ma è aperta a tutti i pendolari e vuole favorire un’aggregazione e produrre un percorso condiviso”.

Per ora i viaggiatori che possono utilizzare l’app per segnalare i ritardi del treno o sfogarsi sul sito web sono quelli che percorrono le tratte di Padova, Udine e Venezia. Per tutti gli altri, c’è la possibilità di seguire le disavventure dei colleghi pendolari sulla pagina Facebook o sul profilo Twitter di Trenitardo. Visto il successo riscontrato dall’iniziativa, però, non è escluso che possa espandersi ben presto a macchia d’olio.

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