Puzza di brogli intorno al test di ammissione a Medicina 2014 all’Università di Tor Vergata. Nei giorni scorsi l’Unione degli universitari (Udu) ha depositato una denuncia agli uffici della Procura di Roma in cui si asserisce che l’esame sarebbe stato falsato da una serie di irregolarità: candidati seduti vicini e con identici risultati perfino nelle singole materie. E mentre i magistrati sono chiamati a fare chiarezza, le indagini degli studenti diventano social.
A proposito del test di ammissione a Medicina 2014 a Tor Vergata, l’Udu denuncia il mancato rispetto delle norme previste dal bando di concorso per lo svolgimento della prova. Questi i fatti riportati: alcuni studenti sarebbero stati lasciati liberi di scegliere il proprio posto uno a fianco all’altro, senza la dovuta distanza. Insomma, liberi di copiare.
E gli stessi esiti dell’esame destano qualche perplessità, con più del 40 per cento dei promossi – proprio quelli seduti a gruppetti di due o tre, come ha permesso di verificare un riscontro sui codici alfanumerici dei candidati – accomunati non solo dalla stessa provenienza geografica (Trapani), ma anche da risultati praticamente identici perfino nelle singole materie. “Una circostanza che dal punto di vista statistico è quasi impossibile”, dichiara il coordinatore nazionale dell’Udu Gianluca Scuccimarra.
Il rettore di Tor Vergata ha subito replicato alle accuse, dichiarando al quotidiano La Repubblica che nel suo ateneo “gli esami si sono svolti nella più assoluta regolarità. La graduatoria, inoltre, è nazionale e gli ammessi a Tor Vergata potrebbero avere sostenuto la prova altrove. La gente si deve abituare ad accettare il responso degli esami senza cercare di bypassare con i ricorsi i mancati accessi. Occorre studiare di più per superare le prove”. Ma i sospetti di irregolarità nel test di ammissione a Medicina 2014 non finiscono.
Anzi, sui social si sviluppa una vera indagine da parte degli studenti. Al centro dell’attenzione, il fatto che i candidati dal punteggio stellare e i risultati quasi identici in ogni area sono amici tra loro su Facebook. Un dettaglio che in altre circostanze forse sarebbe passato sotto silenzio, ma che nell’ambito del polverone Tor Vergata gli studenti segnalano ai giornali. E che forse può rafforzare il sospetto dell’Udu che gli aspiranti medici in questione provengano da uno stesso corso privato di preparazione all’esame.
A quanto fa sapere l’avvocato dell’Udu Michele Bonetti, poi, le indagini si starebbero espandendo a macchia d’olio. Altre università al centro del ciclone oltre a Tor Vergata sarebbero Bari, la Seconda Università di Napoli e la Federico II. E due sedi del Nord Italia.