I tirocini curricolari aumentano le chance occupazionali dei laureati
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AlmaLaurea: “I tirocini curricolari aumentano le chance occupazionali dei laureati”

da | Apr 2018 | News | 0 commenti

I laureati che durante il percorso universitario hanno svolto tirocini curricolari hanno maggiori probabilità di trovare lavoro già entro un anno dal conseguimento del titolo. Lo certifica un report di AlmaLaurea, realizzato a partire dai dati raccolti per l’ultima Indagine sul profilo dei laureati. Le opportunità professionali per quanti hanno preso parte a uno stage prima della laurea crescono dell’8 per cento.

Sarà anche per questo che il 70 per cento dei laureati considera tali esperienze estremamente positive. Soprattutto se si sono svolte all’estero. E, infatti, i numeri raccontano di un trend in crescita. Nel 2016 il 57 per cento dei neo dottori aveva preso parte a tirocini curricolari, mentre appena 10 anni prima solo il 44 per cento aveva fatto altrettanto.

Tirocini curricolari +37 per cento in 14 anni

I tirocini curricolari piacciono agli studenti, che sembrano essere pienamente consapevoli dell’importanza di queste esperienze per avere una marcia in più nel mercato del lavoro. Prima della riforma del 3+2 erano una rarità, tanto che solo il 20 per cento dei laureati poteva vantare questa voce nel proprio curriculum. Nel 2016, invece, sono nel bagaglio del 57 per cento dei laureati.

A optare per i tirocini curricolari, segnala AlmaLaurea, sono soprattutto gli studenti dei corsi triennali che non hanno intenzione di proseguire gli studi. Infatti il 68 per cento di chi non si iscrive alla magistrale non rinuncia a questa occasione formativa. La percentuale scende al 53 per cento tra quelli decisi a proseguire per altri due anni il percorso universitario.

I meno entusiasti dei tirocini curricolari sono gli studenti dei corsi di laurea a ciclo unico. Tra i laureati di questo gruppo, infatti, solo il 41 per cento ha svolto uno stage. I laureati magistrali biennali, invece, hanno scelto di partecipare a un tirocinio formativo nel 58 per cento dei casi. A quest’ultima cifra si somma un ulteriore 12,5 per cento di laureati di secondo livello che non ha  effettuato uno stage negli ultimi due anni di studi, ma l’aveva fatto nel precedente ciclo universitario.

9 aspiranti insegnanti su 10 hanno svolto tirocini curricolari

A non rinunciare ai tirocini curricolari sono soprattutto gli studenti dei corsi di laurea a indirizzo insegnamento. Tra loro le percentuali di quanti hanno fatto uno stage sono l’89 per cento. Dietro di loro ci sono gli iscritti del gruppo disciplinare delle professioni sanitarie (82 per cento), quelli del gruppo chimico-farmaceutico e quelli di Scienze motorie (entrambi all’81 per cento). Il più basso tasso di laureati che hanno svolto uno stage formativo ce l’hanno le discipline del gruppo giuridico (17 per cento), ma anche Ingegneria non brilla (40 per cento).

I tirocini curricolari sono più comuni nelle università del Nord, i cui laureati hanno fatto questo tipo di esperienza nel 60 per cento dei casi. Negli atenei del Mezzogiorno la percentuale è del 55 per cento, mentre in quelli del Centro si scende al 53 per cento.

Il 65 per cento degli stage si fa al di fuori dell’università

Il 65 per cento dei tirocini curricolari organizzati dai corsi di laurea si svolgono al di fuori degli atenei. Solo nel caso dei laureati del gruppo geo-biologico e di quelli in Medicina e Odontoiatria la maggioranza ha effettuato lo stage presso strutture dell’università. Nel 25 per cento dei casi le esperienze sono state di durata superiore alle 400 ore, con un picco del 52 per cento per i laureati magistrali a ciclo unico.

Solo il 5 per cento degli stage formativi universitari si è svolto all’estero, per lo più nell’ambito del programma dell’UE Erasmus Placement. A varcare i confini sono soprattutto studenti di corsi magistrali biennali o a ciclo unico, con una prevalenza di studenti del gruppo linguistico (15 per cento) e di quelli di Medicina (12 per cento).

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