Times Higher Education Young University Rankings 2017
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Times Higher Education Young University Rankings 2017, sorpresa Italia. Nella top 100 ci sono 10 atenei tricolore

da | Apr 2017 | News | 2 commenti

Per una volta l’Italia non sfigura affatto in una classifica internazionale. Tutt’altro. Nel Times Higher Education Young University Rankings 2017 ci sono addirittura dieci dei nostri atenei più “giovani” nelle prime 100 posizioni, di cui uno perfino nella top 10. La classifica degli istituti di formazione terziaria con meno di 50 anni d’attività alle spalle, premia per il terzo anno consecutivo l’École Polytechnique Fédérale di Losanna (Svizzera), che condivide il podio con due asiatiche: la Hong Kong University of Science and Technology, che si merita il secondo posto, e la Nanyang Technological University di Singapore, che si classifica terza.

C’è molto Oriente nel Times Higher Education Young University Rankings 2017, che vede in quarta e quinta posizione rispettivamente la Pohang University of Science and Technology e la Korea Advanced Institute of Science and Technology, entrambe sudcoreane. In sesta posizione torna a far capolino l’Europa, con l’olandese Maastricht University. Mentre il settimo posto è ancora asiatico e spetta alla City University of Hong Kong. Le prime dieci posizioni in graduatoria si completano con la tedesca Ulm University (ottava), che prevede il connazionale Karlsruhe Institute of Technology, nono a pari merito con la prima delle italiane: la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, istituzione d’eccellenza non solo a livello nazionale ma anche mondiale.

Gli altri atenei italiani che si sono messi in luce nel Times Higher Education Young University Rankings 2017 sono la Libera Università di Bolzano, classificatasi al 42esimo posto, l’Università della Calabria, che va a prendersi il 51esimo posto che nel 2016 fu della Bicocca di Milano. La quale quest’anno deve accontentarsi di stare quattro gradini più in basso, al 55esimo. L’Università di Salerno si è meritata il 71esimo posto, mentre Roma Tre è scivolata dal 72esimo all’81esimo, che condivide con l’Università di Verona, anch’essa in discesa (nel 2016 fu 66esima). Perde 11 posizioni ma si mantiene comunque tra le prime 100 anche Tor Vergata (92esima). Bergamo con la sua 94esima posizione sorpassa Brescia (95esima), che tra l’altro scende di nove posizioni rispetto a dodici mesi fa.

In generale, il bilancio del Times Higher Education Young University Rankings 2017 per l’Italia è più che positivo. Forse il nostro Paese non è ancora pronto per competere con le realtà di più antica tradizione, ma di sicuro può dire la propria a livello internazionale per quanto riguarda gli atenei di più recente fondazione. Altro dato confortante è che la graduatoria veda atenei di ogni parte del Paese, segno che pure al Sud ci sono delle eccellenze da non sottovalutare.

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Università Roma Tre - Ufficio stampa
Università Roma Tre - Ufficio stampa
7 anni fa

Roma Tre non ha perso posizioni, come leggiamo nel post (“Roma Tre è scivolata dal 72esimo all’81esimo”). Lo scorso anno la classifica comprendeva solo 150 atenei, quest’anno 200. Occorre fare il rapporto e inoltre riferirsi ai punteggi delle singole aree di rating, confrontando quelli del 2016 e del 2017. Potete correggere l’articolo? Grazie.
Qui il comunicato stampa dell’ateneo che invitiamo a leggere → http://www.uniroma3.it/news2.php?news=9785&p=1

COMUNICATO STAMPA

#YOUNGUNI. L’UNIVERSITA’ ROMA TRE TRA LE MIGLIORI UNIVERSITA’ GIOVANI DEL MONDO

81^ NELLA CLASSIFICA “YOUNG UNIVERSITY RANKINGS 2017” DEI 200 MIGLIORI ATENEI CON MENO DI 50 ANNI

Il rettore Mario Panizza: «Premiati anche quest’anno. Continuiamo a puntare sulla qualità della didattica e l’eccellenza del corpo docente»

Roma, 6 aprile 2017 – L’Università degli Studi Roma Tre continua a scalare la classifica migliori università emergenti del mondo.

Nella classifica “Times Higher Education 200 under 50”, dedicata ai 200 atenei con meno di 50 anni, Roma Tre è all’81° posto. Lo scorso anno, quando però la classifica comprendeva solo 150 atenei, Roma Tre era al 72° posto.

Times Higher Education applica gli stessi 13 indicatori di performance della classifica mondiale, “The World University Rankings”, indicatori che vanno dalla reputazione sull’insegnamento alle citazioni sulla ricerca, dal rapporto docenti/studenti alle pubblicazioni internazionali fino al trasferimento di conoscenza e ai fondi per la ricerca dalle imprese.

Tra le classifiche globali delle università, quella della rivista inglese è considerata una delle più attendibili per la severità dei criteri di valutazione degli atenei che, solo per essere presi in considerazione, devono aver raggiunto standard elevati.

Il giovane ateneo romano invita tutti a conoscerlo meglio nell’open day “Orientarsi a Roma Tre” il prossimo 13 luglio, dalle 9 alle 14, in via Ostiense 159. Nella giornata dedicata all’orientamento saranno presentati i corsi e il corpo docente.

L’Università Roma Tre è inoltre tra le 200 migliori università d’Europa nella classifica “European University Top 200 Rankings”.

«Siamo soddisfatti di questa valutazione, il nostro ateneo continua a crescere e con piacere notiamo che è stato premiato anche il nostro sforzo per attrarre studenti internazionali», commenta il rettore di Roma Tre, Mario Panizza. «Roma Tre pone al centro lo studente e il docente e la sua offerta formativa è fondata sulla qualità della didattica e l’eccellenza del corpo docente. Nonostante la riduzione dei fondi, continuiamo ad investire sulla didattica e sulla ricerca accrescendo le risorse loro dedicate. Anche l’attenzione alla realtà socio-economica che accompagna la domanda di formazione è elemento distintivo del nostro impegno a fare della formazione un elemento strategico per l’inclusione sociale, la costruzione della società della conoscenza, la preparazione di esperti in grado di rispondere alle necessità di sviluppo del Paese. Nel quadro universitario segnato, negli ultimi anni, da un calo delle immatricolazioni, questo rating premia il nostro impegno».

Di seguito, i punteggi attribuiti a Roma Tre dal ranking “Times Higher Education 200 under 50”.

Punteggio complessivo: 41
(2016: 40.2; 2015: 35.6; 2014: 29.7)

Didattica: 29.2
(2016: 29.6; 2015: 24.7; 2014: 25)

Internazionalizzazione: 37.2
(2016: 35,9; 2015: 48; 2014: 43.6)

Rapporti con le imprese: 37.6

(2016: 37.5; 2015: 37.7; 2014: 32.9)

Ricerca: 27.5
(2016: 27.5; 2015: 16.8; 2014: 15)

Citazioni delle pubblicazioni scientifiche: 67.5
(2016: 64.8; 2015: 62.1; 2014: 45.5).

Cristina Buscaglia
Cristina Buscaglia
6 anni fa

Ho citato questo articolo o riportato il relativo link in due miei testi su LinkedIn Publishing riguardanti le classifiche accademiche, on line agli URL https://www.linkedin.com/pulse/il-vostro-ateneo-funziona-bene-o-arranka-classifiche-di-buscaglia/ , https://www.linkedin.com/pulse/il-vostro-ateneo-funziona-bene-o-arranka-classifiche-di-buscaglia-1/ .