Non potranno attivare il secondo ciclo di tirocinio formativo attivo (TFA). Questo è il verdetto emesso dal Consiglio di Stato che ha bocciato le università telematiche, le quali non potranno essere tra gli enti deputati alla formazione degli insegnanti. La pronuncia del massimo organo della giustizia amministrativa è arrivata a seguito di un complicato percorso che era culminato con il ricorso presentato proprio al Consiglio di Stato dal Comitato di Coordinamento regionale delle università campane contro l’UniPegaso, che insieme all’eCampus era stata inserita tra gli atenei ai quali era possibile iscriversi.
Le università telematiche non erano state inserite nell’allegato A del dm n. 312 del 16 maggio 2014, in cui era contenuto il dettaglio dei posti disponibili e la loro ripartizione tra le varie sedi. Eppure, a sorpresa, al momento di iscriversi alle selezioni per il secondo ciclo di TFA i candidati hanno trovato tra le opzioni anche l’UniPegaso e l’eCampus. Non solo, gli atenei telematici avevano, in proporzione, molti più posti degli altri.
Proprio quest’ultimo particolare ha scatenato le polemiche che hanno portato a una battaglia legale fatta di ricorsi al Tar del Lazio e al Consiglio di Stato. Quest’ultimo ha dato ragione ai riccorrenti, bocciando di fatto le università online come enti formatori dei futuri insegnanti. La motivazione dell’ordinanza emessa dal Consiglio di Stato è legata al fatto che il TFA “comprende l’espletamento di attività che necessariamente presuppongono la presenza fisica dei partecipanti mediante la partecipazione a laboratori e attività presso istituzioni scolastiche, che non possono essere soddisfatte in via telematica” e sembrerebbe che UniPegaso non si fosse attrezzata per garantire il regolare svolgimento delle attività sul campo.
È la parola fine sulla vicenda? Niente affatto. Per sapere davvero quale sarà il destino del TFA 2014-2015 negli atenei telematici occorrerà attendere ancora. Una sentenza di merito del Tar del Lazio è attesa in estate, più precisamente il 18 giugno prossimo. Nel frattempo,vale quanto stabilito dall’ordinanza del Consiglio di Stato e le università online non potranno partecipare ai percorsi di formazione degli insegnanti.
