Grazie a un dispositivo portatile – l’IntrepId S2A-90 – prodotto e commercializzato da un’azienda spin-off dell’Università della Virginia, in collaborazione con la Lockheed Martin, adesso il test del DNA può essere svolto in meno di 90 minuti. Per verificare se delle tracce biologiche appartengano o meno a una persona, quindi, non sarà più necessario ricorrere a un laboratorio né attendere molto tempo. Si tratta dell’ultimo dei cosiddetti “laboratori chimici su chip” che, in quest’ultimi anni, stanno letteralmente rivoluzionando il modo di fare le analisi chimiche e biologiche.
Mediante questo nuovo dispositivo, fare rapidamente il test del DNA è molto semplice. Occorre prelevare – magari tramite un tampone orale – un campione del patrimonio genetico dell’individuo interessato e inserirlo all’interno di una cartuccia, che si può tenere in mano e che può contenere fino a quattro campioni. Dopodiché, la cartuccia viene inserita in un analizzatore portatile, in cui il DNA – attraverso un processo enzimatico brevettato da ZyGem Corporation – viene isolato. Il materiale genetico viene così moltiplicato attraverso un procedimento di reazione a catena della polimerasi e, infine, analizzato mediante una combinazione di laser e sensori. Una volta effettuato il test, i dati possono essere elaborati dal computer sul posto o inviati a un sistema centralizzato.
A che cosa si deve ricondurre la velocità di questo esame? “Se si riducono le dimensioni delle provette, è possibile fare biochimica in modo molto, molto veloce”, spiega il professor James Landers, fondatore di Microlab Diagnostics, l’azienda spin-off dell’Università della Virginia che ha creato il nuovo dispositivo per fare il test del DNA in modo rapido. Insomma, si preannuncia una vera e propria rivoluzione: secondo Paul Gray, manager di Microlab, tale tecnologia è “superiore a ogni altra presente sul mercato”, e il suo arrivo segnerà “un cambiamento di paradigma“.
Fare il test del DNA in modo rapido, oltre che per identificare più velocemente un colpevole o per risalire alla paternità di un individuo, può ritornare molto utile in diversi altri campi. Ad esempio, può servire negli ambulatori per verificare la presenza di germi patogeni o di cellule cancerose nei campioni prelevati da un dato paziente, senza dovere più attendere per lunghi periodi di tempo gli esami di laboratorio.
Stupendo!!!!!! Complimenti!!