Indice
A Medicina “si volta finalmente pagina”, annuncia la ministra Anna Maria Bernini. Già per il nuovo anno accademico 2025/2026 non sarà previsto il test di ammissione a numero chiuso.
Secondo la nuova legge, l’immatricolazione al primo anno di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria sarà libera ma l’accesso programmato resta, quindi il numero chiuso non verrà abolito. Per poter proseguire negli studi, sarà necessario ottenere un punteggio utile in una graduatoria nazionale unica formata sulla base degli esami dati e dei voti ottenuti nelle materie del primo semestre, qualificanti e uguali per tutti.
Cosa prevede la Riforma
La novità della riforma consiste nell’abolizione del test di Ingresso ma la cernita verrà spostata di 6 mesi: infatti, non più all’inizio del percorso accademico, ma alla fine del primo semestre di studi. Solo coloro che avranno superato la selezione potranno proseguire con il secondo anno.
Ancora non sono chiare le modalità di selezione per accedere al secondo anno, questo sarà chiarito con i prossimi decreti attuativi. Come ancora non è chiaro se il primo semestre vedrà lezioni online oppure dislocate tra le varie Università italiane.
I posti disponibili saranno 30 mila, sulla base dei fabbisogni progressivamente distribuiti su tutte le università italiane.
La Riforma vale esclusivamente per gli Atenei Statali mentre quelli privati continueranno con i tradizionali test di accesso per il prossimo anno accademico.
Cosa succede se non si riesce a superare il primo semestre
Chi non riuscirà a entrare potrà continuare il secondo semestre frequentando un corso scelto tra quelli di area scientifica, senza perdere l’anno. Gli esami sostenuti, se compatibili con il percorso di studi, saranno considerati validi. Quindi, per chi resterà fuori dal secondo anno di Medicina, può proseguire gli studi senza perdere gli esami precedentemente sostenuti in quanto verranno convalidati. Convalidati su corsi di studio affini come: biologia, biotecnologie, scienze motorie, chimica, etc.

