Il decreto che disciplina le modalità di svolgimento dei prossimi test di ammissione regolamenta all’articolo 6 quelli per l’accesso programmato ai corsi “direttamente finalizzati alla formazione di architetto“. La prova predisposta dalla commissione di esperti incaricata dal Miur è unica e “di contenuto identico sul territorio nazionale”.
Gli 80 quesiti prevedono la scelta di una tra cinque opzioni proposte e il test di ammissione va completato in un tempo di due ore e 15 minuti. I quesiti di cultura generale e ragionamento logico sono 32, 19 quelli di storia, sedici di disegno e rappresentazione e 13 di matematica e fisica.
L’allegato B del decreto, che disciplina nel dettaglio il test di ammissione ai corsi di Architettura, spiega che per l’ammissione “è richiesta una sufficiente cultura generale, con particolari attinenze all’ambito storico, sociale e istituzionale, affiancata da capacità di lavoro su testi scritti di vario genere (artistico, letterario, storico, sociologico, filosofico, ecc.) e da attitudini al ragionamento logico-astratto sia in ambito matematico che linguistico”.
L’allegato si sofferma proprio sui quesiti logico-deduttivi spiegando che sono finalizzati a verificare la capacità di completare un ragionamento in coerenza con le premesse proposte ai candidati attraverso i quesiti a scelta multipla. Anche per la storia l’allegato spiega che la prova accerterà la conoscenza dei fenomeni di rilievo nelle varie epoche, dall’età antica all’età contemporanea, anche sondando la conoscenza delle correnti artistiche e architettoniche.
Le domande riguardanti il disegno serviranno a verificare la capacità di analizzare grafici e rappresentazioni iconiche, ma anche la conoscenza di termini e nozioni base come piante, prospetti, assonometrie. I 13 quesiti di matematica e fisica spazieranno dal calcolo aritmetico all’algebra e geometria, con fondamenti di geometria analitica, probabilità e statistica, a quesiti di meccanica e termodinamica.
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