Mai così tanti aspiranti medici. Con 90.000 candidati circa, partono oggi i test di ammissione 2011, contro i 78.000 che si sono seduti ad affrontare la prova lo scorso anno. La prima tornata delle selezioni per i corsi di laurea ad accesso programmato consentirà l’immatricolazione a poco più di 10.000 studenti che potranno iscriversi a Medicina e chirurgia oppure a Odontoiatria. Più precisamente, nelle università statali i futuri medici saranno 9.501 mentre i futuri dentisti 860.
Sono 80 i quesiti a risposta multipla che ogni aspirante matricola si troverà davanti: da quest’anno ci sarà un’attenzione maggiore alla logica e alla comprensione del testo, con le domande a carattere scientifico (18 di biologia, 11 di chimica e 11 di matematica e fisica) più incentrate sugli argomenti studiate alle superiori. Nelle precedenti edizioni è stato rilevato un maggior tasso di successo tra gli studenti più preparati nelle materie umanistiche.
L’edizione 2011 dei test di ammissione riapre la questione dei posti disponibili in relazione al fabbisogno di medici. Secondo il presidente del Consiglio universitario nazionale (Cun), Andrea Lenzi, il numero degli ammessi a Medicina e chirurgia è da anni inferiore ai 9.000 nuovi medici di cui ci sarebbe bisogno annualmente.
La media degli immatricolati, spiega infatti Lenzi, è di 7.500 l’anno e di questi un migliaio circa non arriva alla laurea. Un dato che rischia di portare presto il numero di medici italiani sotto la media Ocse e che renderà necessario “importare” professionisti da altri Paesi. Il presidente del Cun propone di portare a 11.000 gli ammessi al termine dei test di ammissione per ottenere 10.000 laureati annuali e appianare il deficit di medici entro il 2018.