Ieri pomeriggio, presso il Campus universitario di Savona, sede decentrata dell’Università di Genova, è stata discussa una tesi di laurea su Gabriele Paolini, il noto “disturbatore televisivo”, nel Guiness dei Primati dal 2002 grazie ai suoi 20.000 “sabotaggi” TV.
La tesi intitolata L’audience performativa: il caso di Gabriele Paolini è stata discussa da Gabriele Scarponi, col supporto di un relatore d’eccezione; il professo Felice Rossello, docente di “Laboratorio di cinema, musica e spettacolo” e autore di fortunati programmi TV come “Quelli che il calcio”.
Durante la seduta di laurea è stato proiettato un filmato multimediale di una decina di minuti, tratto dall’intervista che lo stesso Paolini ha rilasciato al laureando Gabriele Scarponi nel febbraio 2008, come supporto dell’argomentazione cartacea su un personaggio tanto bizzarro quanto unico nel suo genere.
Autoproclamatosi “inquinatore televisivo”, profeta del condom o “Diabolik di Casal de’ Pazzi”, Gabriele Paolini, nato a Milano nel 1974, ha iniziato nel 1997 la sua attività di protesta durante dirette televisive per incentivare l’uso del preservativo, dopo la morte per AIDS di un suo amico, polemizzando fortemente contro le posizioni della Chiesa Cattolica. Nel corso degli anni, durante le sue azioni di disturbo, si è occupato anche di altri argomenti di politica e cronaca, come i PACS o la Strage di Ustica.
Paolini irrompe in programmi televisivi che eseguono collegamenti in diretta all’aperto, esponendo cartelli, rivolgendo male parole a politici o personaggi pubblici e disturbando gli inviati, talvolta costretti a interrompere i servizi.
Pur ammettendo che vi è un senso di narcisismo ed esibizionismo in questa sua attività, Paolini sottolinea comunque come il suo obiettivo principale sia una “prevenzione e un autocontrollo nei confronti dei media e in particolare della televisione, con l’intento di destabilizzarla”.
seppur possa sembrare un narciso condividevo la campagna iniziale su cui si batteva relativa all’uso del profilattico.