Volontari in fuga da Wikipedia. Lo rivela una tesi di dottorato discussa la primavera scorsa da un ricercatore dell’Universidad Rey Juan Carlos di Madrid. Quasi 50 mila i volontari che nei primi tre mesi del 2009 hanno smesso di collaborare per la più grande enciclopedia online incentrata sul modello open source.
Per capire il motivo, l’autore della tesi Felipe Ortega, ha analizzato l’attività di oltre 3 milioni di volontari che collaborano al progetto Wikipedia.
I dati del ricercatore spagnolo sono relativi all’edizione inglese dell’enciclopedia multilingue. Stando alla tesi di dottorato di Ortega, i collaboratori volontari “fuggiti” dal Wikipedia inglese nel primo trimestre 2009 sono davvero molti di più rispetto a quelli che abbandonarono il progetto a inizio 2008 (poco meno di 5 mila).
Secondo Ortega la ragione principale di un incremento così consistente degli abbandoni da parte dei collaboratori, sarebbe quella che Wikipedia è diventato un ambente dalle politiche eccessivamente complesse. Troppe regole da rispettare, troppe controversie da affrontare per la compilazione delle voci dell’enciclopedia libera. E questo, soprattutto nel caso delle cosiddette “voci sensibili“, vale a dire quelle relative a personalità ancora in vita o a questioni particolarmente delicate e quindi soggette a maggiori controlli e limitazioni.
Stando ai dati della tesi di Ortega, si tratterebbe di un duro colpo alla cultura dell’accesso libero. Da un lato per Wikipedia, che senza una parte così consistente di collaboratori non sarebbe più in grado di gestire i contenuti, dall’altra per gli utenti che vedrebbero peggiorare il servizio. Del resto si sa, che la libertà prevede sempre un prezzo da pagare, e questo caso sembra non fare eccezione.