L’AI è entrata nelle nostre vite e in ogni campo è stato assoggetato all’intelligenza artificiale, rivoluzionando l’Industria, la Sanità, il commercio e la creatività. La facilità d’uso di strumenti come Chat GBT e simili ha dato il via però a un fenomeno sempre crescendo di un uso errato dell’applicazione.
Per AI, si intende l’intelligenza artificiale che una macchina possiede nel mostrare capacità umane come il ragionamento, la creatività e la capacità di elaborazione e di calcolo. Utilizziamo l’AI ogni giorno quando prendiamo lo smartphone e chiediamo usilio all’assistente vocale di Google o di Siri. Queste applicazioni come Alexa o come chat GBT hanno la capacità di interagire con le persone con grande capacità dialogica.
I risultati dell’AI sono sorprendeti infatti collegandosi al portale di Chat GBT è possibile dopo aver dato un input ricevere informazioni su quanto chiesto.
Farsi scrivere la tesi è reato
Come sappiamo molto bene farsi scrivere la tesi da un’altra persona costituisce reato. La legge punisce con la reclusione da tre mesi a un anno sia il laureando che presenta la tesi spacciandola per sua, che l’esecutore che materialmente ha scritto la tesi. La pena può addirittura aumentare se lo scrittore della tesi ha ricevuto in cambio un rendiconto monetario. Il candidato non solo rischia una sanzione ma anche l’eventualità che il titolo accademico venga revocato.
Stesso discorso per chi copia il lavoro di altrui senza citare le fonti, in questo caso si rischia il plagio. Un consiglio in questo caso è di inserire sempre le fonti e di utilizzare un software antiplagio per garantire l’autenticità della tesi.
Tesi e AI
Con l’AI è possibile anche creare storie, racconti, narrazioni e assemblare anche una tesi di laurea. E qui ci troviamo a un serio problema. Perché l’AI è nata per aiutare l’essere umano e non a sostituirsi ad esso. Ciò significa che chiedere un consulto all’AI non è un male quando si è in procinto di scrivere la tesi di laurea ma l’utilizzo della piattaforma si deve limitare appunto a una consultazione e niente di più.
C’è da chiedersi se scrivere una tesi di laurea utilizzato l’intelligenza artificiale sia lecito. Diciamo da subito che utilizzare chat GBT per scrivere la tesi costituisce un reato, esattamente come nel caso del ghostwriter del precedente paragrafico.
La norma di legge tutela l’originalità delle opere dell’ingegno e, la corretta valutazione del lavoro del laureando, il quale deve essere valutato, durante la seduta dalla commissione, per ciò che ha scritto e prodotto.
Quindi riassumendo, è lecito consultare l’AI e anche chiedere suggerimenti in merito a una preciso questione ma è assolutamente sbagliato copiare e incollare i testi prodotti da questa e spacciarli per personali.