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Tesi compilativa: cos’è e come scriverla

da | Dic 2022 | Tesi di laurea | 1 commento

Ti stai accingendo a terminare il tuo percorso di studi ed è il momento di scegliere se dedicarti a una tesi compilativa o a una sperimentale, ma sei pieno di dubbi.

Sei incerto su quale delle due tipologie sia quella che si adatta meglio alle tue inclinazioni e alle tue esigenze? Non sei nemmeno sicuro di sapere cosa sia esattamente una tesi compilativa?

Non preoccuparti!

In questo articolo troverai tutte le risposte che cerchi, per potere compiere una scelta consapevole e proficua.

Ti guideremo, in particolare, alla scoperta delle seguenti questioni:

  • Cos’è una tesi compilativa?
  • I vantaggi della tesi compilativa
  • Gli svantaggi della tesi compilativa

Cos’è una tesi compilativa?

Per tesi compilativa si intende un tipo di lavoro che si basa essenzialmente sull’analisi della letteratura esistente su un determinato argomento.

In sostanza, questa tipologia di tesi prende spunto dal lavoro compiuto da altri prima di te, piuttosto che proporre qualcosa di assolutamente inedito e originale. Ma attenzione! Ciò non significa che tu non debba fare altro che citare quello che altri hanno scritto. Una tesi compilativa, infatti, non è un semplice lavoro di copia e incolla.

Alla base di una tesi di questo tipo c’è sicuramente una ampia e ragionata ricerca bibliografica. Tuttavia, non è sufficiente limitarsi a identificare i principali contributi esistenti sulla tematica che hai scelto e sintetizzarli.

Dovrai, infatti, proporre una tua chiave di lettura personale della tematica stessa e farla emergere lungo lo sviluppo del testo, usando le fonti che hai analizzato per corroborare la tua ipotesi e conferirle autorevolezza.

In sostanza, dovrai rielaborare in maniera critica ciò che emerge dai documenti che hai raccolto e studiato. E dovrai farlo creando collegamenti tra le affermazioni di vari autori ed enfatizzando quello che è in linea con il taglio interpretativo che hai scelto per la tua tesi.

Nel farlo potrai usare una prospettiva storica, che metta in luce le principali tappe dello sviluppo del dibattito scientifico e/o culturale sull’argomento che hai scelto per la tua tesi. In alternativa, potrai privilegiare maggiormente una prospettiva critica, che analizzi l’efficacia delle argomentazioni delle varie fonti, a prescindere dalla loro cronologia. Oppure potrai adottare un approccio ibrido storico-critico.

Alla luce di quanto esposto, a parte il discorso dell’originalità, quindi, una tesi compilativa si distingue da una sperimentale per la sua natura eminentemente teorica.

tesi di laurea compilativa

I vantaggi della tesi compilativa

Scegliere una tesi compilativa ha degli innegabili vantaggi. Il primo, e forse il più importante, è il risparmio di tempo.

Una volta individuato l’argomento su cui concentrarti, la parte più lunga del lavoro sarà, infatti, ricercare la letteratura in materia e studiare i vari testi. Dopo che avrai messo insieme la bibliografia, però, il vero e proprio lavoro di scrittura della tesi potrà procedere spedito.

Quindi la scelta di questa tipologia di tesi può essere quella giusta per te, se non hai intenzione di allungare il tuo percorso accademico più del necessario.

Tieni presente che una buona tesi compilativa può essere tranquillamente realizzata in un semestre. O anche meno, se si tratta di una tesi di laurea triennale. E che il lavoro di ricerca preliminare e quello di stesura del testo per questa tipologia di tesi interferiscono meno con la frequenza delle lezioni o la preparazione degli eventuali esami che devi ancora sostenere.

Con una tesi compilativa, inoltre, poiché ci si basa su studi compiuti da altri, che sono stati già pubblicati e accolti dalla comunità accademica/scientifica, è più facile comporre un lavoro coerente dal punto di vista logico e autorevole.

In una tesi sperimentale, invece, trattandosi di una ricerca originale, si può rischiare di realizzare un lavoro inconcludente, se non si pongono bene le premesse e non si segue una metodologia sufficientemente rigorosa.

Per usare una metafora, potremmo dire che scrivere una tesi compilativa è come viaggiare con il navigatore. Scrivere una tesi sperimentale, invece, è come affidarsi solo ai (peraltro pochi) cartelli stradali che si incontrano nel cammino.

Se non ti senti abbastanza sicuro e coraggioso da affidarti solo al tuo senso dell’orientamento, forse è meglio lasciar perdere una tesi sperimentale.

scrivere tesi compilativa

Gli svantaggi di questa tipologia di tesi

La tesi compilativa, però, ha anche dei contro, che meritano di essere ugualmente presi in considerazione.

In particolare, solitamente questa tipologia di lavoro è meno valorizzata al momento di assegnare il punteggio della tesi. Questo perché la si considera meno originale e con uno scarso impatto scientifico/culturale, essendo basata su lavori già noti.

Allo stesso tempo, rispetto a una tesi sperimentale, quella compilativa ha minore possibilità di aprire a sviluppi futuri. Se il tuo obiettivo è quello di proseguire la carriera accademica dopo la laurea, magari frequentando un corso di dottorato, una tesi di tipo compilativo può non essere il miglior biglietto da visita per le selezioni.

È molto probabile, quindi, che, se vorrai partecipare a un concorso per il dottorato, dovrai preparare un progetto di ricerca che sia del tutto o in parte nuovo rispetto alla tua tesi magistrale. Una tesi sperimentale, invece, può più facilmente essere ampliata e trasformata nella base per l’elaborazione di un progetto di ricerca di livello superiore.

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cb01.boo
1 anno fa

Finché il processo è interessante, è del tutto possibile fare a meno di ulteriori significati.