La tesi e la tesina: come terminare un percorso di studi
allenati con i nostri test di ammissione e orientamento gratuiti

test di ammissione
PREPARATI AI TEST PER
ACCEDERE AI CORSI DI LAUREA

TEST DI MEDICINA
ALLENATI PER IL TEST
DI INGRESSO A MEDICINA

TEST DI ORIENTAMENTO
VALUTA L’AREA DI STUDI
PIU’ ADATTA A TE

TEST RI-ORIENTATI
VERIFICA SE IL TUO PERCORSO
DI STUDI È QUELLO GIUSTO

Terminare un percorso di studi: Consigli pratici.

da | Giu 2022 | Ammissione | 0 commenti

La tesina e la tesina

È da sempre risaputo che il giorno più temuto da tutti gli studenti è quello in cui si termina il proprio percorso di studi.

Il tragitto per arrivare al capolinea è molto faticoso e stressante. Tuttavia, il momento in cui uno studente si sente davvero sotto pressione è quello in cui comincia a pensare all’elaborato finale del suo percorso.

Che sia una tesina di maturità o una tesi universitaria, la confusione non cambia: le domande sono tante, i dubbi infiniti e, all’inizio, le idee originali sembrano scarseggiare. 

Ecco, quindi, alcune idee per riuscire a scrivere il tuo elaborato finale senza impazzire troppo.

La tesina

Cari maturandi, sappiamo già che il primo ostacolo da superare quando si scrive una tesina è su cosa scriverla.

Probabilmente tutte le idee che vi vengono in mente potrebbero sembrarvi banali o povere di collegamenti da fare per accontentare i professori di ogni materia.

Vi lasciamo qui alcuni punti chiave e consigli da seguire per far sì che il vostro lavoro risulti più semplice.

  1. Scegli un argomento.
    Una cosa fondamentale che tutti gli studenti dovrebbero ricordare è che nessun tema è banale e ognuno di esso può essere adatto per il proprio elaborato.
    Il nostro consiglio è quello di prendere in considerazione un argomento di interesse, per cui si ha una passione particolare, in modo da poter già essere già abbastanza informati o da poter gestire meglio il grande numero di informazioni che possono essere reperite.
    PS. Cerca di evitare argomenti che per i professori potrebbero sembrare ridondanti: le guerre mondiali, ad esempio, sono temi passati di moda: per coinvolgere un docente con una discussione del genere dovresti trovare delle informazioni che non tutti possono reperire. Prova a prendere in considerazione argomenti non trattati a lezione; artisti contemporanei; eventi di società che stanno caratterizzando la nostra epoca storica. Potresti anche partire da un film che ti piace o da canzoni di un artista che segui particolarmente.
    In ogni caso, qualsiasi argomento tu decida
  2. Crea dei collegamenti.
    Leggi libri, guarda film e documentari, affidati ai blog e alle riviste del settore sul web o ai podcast che riguardano il tuo argomento di interesse.
    Cerca di acquisire tutte le informazioni che puoi: queste potranno aiutarti a creare dei collegamenti interessanti, che ti potranno aiutare, durante la tua discussione, a mettere in piedi un discorso lineare.
    PS. Non dimenticare che un bene prezioso per tutti gli studenti sono i consigli dei propri professori: non esitare mai a chiedere delle dritte o delle idee. Chi ha più esperienza nel campo potrebbe essere infatti la persona che fa al caso tuo.
  3. Inizia a scrivere la tua tesina.
    Una volta definito il tema della tua tesina, puoi cominciare a mettere insieme tutte le idee e a comporre il tuo elaborato in modo più concreto.
    Parti sempre da un’introduzione: spiega il perché hai deciso di scrivere di quel determinato argomento, cosa ti ha ispirato, come hai trovato le informazioni per l’elaborazione.
    Poi, passa a scrivere il corpo del tuo lungo testo: inizia con la descrizione del contesto e dell’argomento principale, dopodiché crea dei paragrafi per evidenziare ogni possibile collegamento. In questa parte cerca di scrivere in modo impersonale, lasciando da parte le tue opinioni e i tuoi pareri che potrai inserire alla fine.
    Infine, scrivi la tua conclusione: cerca di fare un riassunto dell’intera tesina. Aggiungi le tue opinioni e i punti di vista. Fai in modo, insomma, di mettere in rilievo le tue doti di analisi e di critica.

In realtà è più semplice di quanto tu possa immaginare. A volte serve solamente iniziare: il resto viene da sé.

La tesi

Futuro dottore o futura dottoressa, ora ci rivolgiamo direttamente a te. Sappiamo che non hai digerito ancora il trauma dei tuoi ultimi esami, ma è ora di cominciare a pensare al tuo grande giorno, ma… prima di tutto, la tesi!

Se ci pensi bene, hai già affrontato la fase di “blocco dello scrittore” quando stavi per fare la maturità. Ricordi quanto è stato facile, alla fine, comporre la tua tesina? Lo stesso varrà per la tua tesi, te lo assicuriamo.

Nel caso della tesi di laurea, possiamo incontrare due tipi di elaborati:

  • La tesi sperimentale o di ricerca, tendenzialmente più adatta ai corsi di laurea magistrale. Sostanzialmente più lunghe sia nelle tempistiche di svolgimento sia nel numero delle pagine, dato che sarà molto più approfondita e prevederà delle ricerche sul campo con delle metodologie e degli strumenti specifici.
  • La tesi compilativa o curriculare, che si adatta di più a un elaborato di laurea triennale, in quanto potrebbe essere meno impegnativa sia sotto il punto di vista del tempo da impiegare che dalle pagine da scrivere. Essa infatti si basa sulla consultazione, l’analisi e la critica di una grande quantità di fonti su un argomento specifico.

Indifferentemente dal tipo di tesi che deciderai di svolgere, sai già benissimo che la prima cosa da fare è quella di scegliere un argomento: puoi scegliere il tema trattato durante il tuo percorso che ti è piaciuto di più e che ti interesserebbe approfondire oppure, potresti prendere in considerazione il tuo percorso di tirocinio e partire da lì.
I temi da trattare possono essere tanti, insomma: individuane uno e scegli in base a quello il tuo professore-relatore che ti accompagnerà per tutto il percorso di scrittura della tua tesi fino al tanto atteso giorno della tua laurea.

Per quanto riguarda le line guida per la stesura della tua tesi, tieni presente che, nonostante la maggior parte delle regole valgano per tutte le università, ogni ateneo ha le proprie, quindi ti consigliamo di informarti e consultarle prima di cominciare a scrivere.

NB. Le linee guida possono riguardare i più svariati argomenti relativi all’elaborato: il font da utilizzare, il valore dei margini, il numero minimo di pagine da scrivere, l’inserimento delle citazioni ecc., fino a chiarire le scadenze e le eventuali regole per la discussione dell’elaborato.

In linea di massima, però, possiamo darti dei consigli generali che sono comuni più o meno in tutte le tesi di laurea:

  • Raccogli il materiale di cui hai bisogno.
    Che si tratti di una tesi compilativa o sperimentale, dopo aver individuato il tuo argomento, cerca di raccogliere tutto il materiale di cui hai bisogno: bibliografia, articoli e informazioni. Nel caso della tesi sperimentale, dopo esserti informato abbastanza sull’argomento, cerca di capire quali metodologie e strumenti fanno al caso tuo, mettiti a lavoro e acquisisci anche tutti i dati utili da integrare a quelli chi già hai.
  • Inizia a scrivere la tua introduzione.
    Per iniziare a scrivere l’introduzione, potresti partire dalle motivazioni che ti hanno spinto ad approfondire un determinato argomento: le ragioni possono essere varie, anche a seconda del tipo di tema che si tratta. In ogni caso, cerca di essere il più persuasivo possibile in questa parte e cerca di stimolare interesse nella persona che leggerà la tua tesi e che ascolterà la tua discussione.
  • Dividi il corpo del testo in capitoli.
    Una volta finita l’introduzione, comincia a scrivere i tuoi capitoli e sotto-capitoli. Tendenzialmente, nel primo di questi dovresti fare un discorso generale sul contesto di riferimento, ma questo dipende molto dal tipo di contenuto che si sta approfondendo.
    In ogni caso, i capitoli sono fondamentale per creare collegamenti e per passare da un aspetto all’altro della tua ricerca.
  • Scrivi una conclusione.
    Nella conclusione dovresti tirare le somme di tutto ciò che hai scritto: cerca di essere critico e di dare informazioni su ciò che pensi dell’argomento, ma fallo sempre con discrezione e usando un tono il più possibile impersonale.

Una volta terminato questo faticoso lavoro ti rimangono pochi step da completare:

  • La bibliografia: devi sempre ricordare che le informazioni riportate, nonché le citazioni inserite nel tuo testo, devono essere sempre notificate all’interno dell’elaborato (secondo le linee guide dell’ateneo). Nella bibliografia si fa un riassunto (di solito in ordine alfabetico) di tutto il materiale consultato per la stesura della tesi;
  • L’intestazione: è la pagina di copertina della tua tesi. Di solito comprende il logo e il nome dell’università, il dipartimento di appartenenza, il titolo dell’elaborato, il nome del laureando e quello del relatore e, infine, la data.
  • L’indice: è consigliabile scrivere l’indice dopo aver finito di fare la stesura di tutte la tua tesi, dopo averla impaginata alla perfezione e dopo aver ricontrollato se ci sono dei refusi o degli errori.

Anche se, a volte, tutti i consigli utili per scrivere la tua tesi non ti sembrano sufficienti, non disperare: comincia a buttare giù le tue idee e fai prendere forma al tuo progetto. Più andrai avanti, più sarai soddisfatto e alla fine, quella che ti sembrava una difficoltà insormontabile, sarà solo il ricordo di una bellissima esperienza!

FacebookTwitterEmailWhatsAppLinkedInTelegram
Registrati
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments