L’Università di Torino chiude per lavori di manutenzione le aule di Medicina nella sede di corso Bramante. L’ateneo, che ha comunicato ieri la decisione a studenti, personale e docenti delle Molinette, nega un legame con i casi di Tbc tra gli studenti e spiega che entro marzo i locali saranno resi idonei a svolgere l’attività didattica, in tempo per la ripresa delle lezioni per il secondo trimestre.
In caso contrario ci sarebbe il rischio di forti disagi per le lezioni, ma per far fronte all’esigenza di spazi sono stati messi a disposizione dei locali liberi dell’ospedale e l’aula magna del Cto. Qualche problema si è già presentato perché a molti studenti non è chiaro quali spazi dovranno ospitare tirocini e laboratori durante i lavori di manutenzione delle aule.
Il preside della facoltà di Medicina, Ezio Ghigo, spiega che la decisione non è legata all’inchiesta aperta dalla procura di Torino e conferma che l’intervento è legato alla mancanza di spazi adeguati per la ricerca e la didattica e alla necessità di svolgere le attività accademiche in sicurezza.
Nel corso delle indagini sui casi di Tbc tra i tirocinanti, il pm Raffaele Guariniello aveva parlato di una insufficiente areazione nei locali ora chiusi per manutenzione avvertendo che con i tecnici dell’Asl saranno presto messe a punto delle prescrizioni volte a migliorare la vivibilità delle aule. Il timore è che il mancato riciclo dell’aria faciliti la diffusione di virus, ma il preside di Medicina spiega che “in quelle aule non c’è più probabilità di contrarre il virus che in un qualsiasi cinema della città”.
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