Sono diversi i motivi per cui uno studente può decidere di mollare l’università: condizioni familiari o economiche, problemi con gli insegnanti, dissidi con i compagni di studio e crisi mistiche incluse. Più inusuale è la storia di Lee Yi-chen, che ha maturato la decisione di lasciare gli studi accademici perché “molestata dalle scimmie”. “Dal momento che loro non hanno intenzione di andarsene, vorrà dire che me ne andrò io” ha dichiarato all’emittente Tvbs la studentessa di musica iscritta al terzo anno dell’Università di Taiwan.
Altro che tagli, baroni e concorsi truccati, il problema dei cugini primati sembra essere serissimo da quelle parti, tanto che la ragazza ha davvero lasciato per questo motivo, martedì scorso, il campus della National Sun Yat-sen University di Kaohsiung, a sud di Taiwan. Qui i macachi selvatici sono una specie protetta e, racconta la studentessa, molestano continuamente gli studenti dell’università per avere cibo.
“Si arrampicano sulla schiena per strapparmi il cibo dalle mani, si intrufolano nei dormitori a caccia di provviste e diventano aggressivi attaccando gli studenti quando si rifiutano di dare loro ciò che vogliono”, dice Lee Yi-chen, che a suffragio della sua antipatia per queste scimmie mostra i segni dei graffi ancora visibili sulla pelle.
“Mi sono lamentata con il rettore Ma Ying-jeou, così come con gli amministratori della città e le autorità scolastiche. Ma non c’è una soluzione”. Dal canto suo, l’università ha ammesso che quello delle scimmie rappresenta un problema effettivo per gli studenti, ma le mani dell’istituto sono legate a causa del fatto che si tratta di animali protetti. “Abbiamo disseminato nel campus numerosi cartelli con la scritta ‘Non date da mangiare alle scimmie’, ma al momento non c’è altro che possiamo fare”, ha dichiarato un portavoce dell’ateneo. A poco varrà tuttavia la segnaletica di fronte alle minacce di un macaco affamato.
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