Super Mario gioca da solo
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Anche i personaggi dei videogames possono imparare. E Super Mario gioca da solo

da | Gen 2015 | News | 0 commenti

Che non fosse un idraulico qualunque lo avevamo già capito da tempo, ma addirittura adesso Super Mario gioca da solo, sfoggiando capacità insospettabili. Il merito di aver dato questi “poteri” al baffuto personaggio va riconosciuto al Cognitive Modeling Group dell’Università di Tubinga (Germania), che è riuscito a fornire a Super Mario la capacità di apprendere e potersi muovere in autonomia nel suo ambiente virtuale, senza essere guidato dal giocatore.

Super Mario gioca da solo e mostra una consapevolezza di sé e del proprio ruolo sorprendente, oltre ad essere in grado di far tesoro delle esperienze e usare questo bagaglio per affinare le proprie tecniche di gioco.

Il progetto dei ricercatori tedeschi si chiama Mario Lives! An Adaptive Learning AI Approach for Generating a Living and Conversing Mario Agent, ed è stato sviluppato per l’evento che ormai da nove anni mostra al mondo i progressi più recenti in materia di intelligenza artificiale e computing cognitivo, l’AAAI Video Competition. Il team dell’Università di Tubinga ha usato Super Mario Advance, applicando ad esso algoritmi che consentissero l’apprendimento automatico del personaggio e usando Sphinx, un sistema di riconoscimento vocale elaborato dall’Università Carnegie Mellon, che permette l’interazione di Mario con i ricercatori.

Attraverso un complesso grafo delle decisioni il personaggio del videogioco riesce a elaborare gli input vocali che gli vengono dai ricercatori e questi riescono a decifrare le “emozioni” determinate dall’ambiente in cui il personaggio si trova e che man mano esplora. Super Mario gioca da solo, ma può essere guidato anche dai suggerimenti dei ricercatori, e mentre gioca apprende dall’esperienza diretta come muoversi in maniera fluida e come interagire con gli altri elementi, imparando ad esempio di chi si può fidare e di chi no e come difendersi dai nemici. L’esperienza insegna al simpatico idraulico italiano anche come rispondere alle sollecitazioni esterne e così emergono una sorta di “personalità” e autonomia dell’agente videoludico.

Il lavoro dei ricercatori è affascinante e rivoluzionario, ma una domanda resta: se Super Mario gioca da solo, a che serve acquistare il videogame?

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