Studiare col tablet fa imparare di meno di quanto si riesca ad apprendere tenendosi alla larga dai dispositivi digitali. Sebbene anche per quanto riguarda l’istruzione si stia andando verso un uso sempre più massiccio delle tecnologie, il Massachusetts Institute of Technology (MIT) sostiene che non si tratti di una buona idea, poiché tablet, computer e simili – specie se usati all’interno delle classi – sarebbero un ostacolo, non un beneficio per gli studenti. La ragione, spiega la ricerca statunitense, è che tali dispositivi contribuiscono all’abbassamento dei livelli di attenzione e concentrazione durante le lezioni.
Gli studiosi del prestigioso ateneo statunitense hanno comparato i risultati agli esami di tre classi di cadetti dell’Accademia militare di West Point, in tutto 726 allievi iscritti al corso triennale tra il 2014 e il 2016. In una delle classi era permesso l’uso di tablet e computer portatili in aula, in un’altra era rigorosamente vietato, mentre nella terza gli studenti potevano decidere se usare o meno i dispositivi. Quello che è emerso è che coloro che hanno seguito il metodo tradizionale hanno poi ottenuto performance migliori agli esami. Da questo si è dedotto che studiare col tablet fa imparare di meno. Il motivo? I dispositivi digitali tendono a incoraggiare gli studenti a distrarsi, anche quelli più motivati, come gli allievi di West Point. La colpa è soprattutto della connessione a Internet, che permette di sviare dal contenuto delle lezioni, concentrandosi su tutt’altro.
Quanto osservato dai ricercatori del MIT conferma un’analisi effettuata in passato dalla London School of Economics, che aveva esaminato i risultati di 130mila studenti delle superiori, notando che dopo aver vitato loro di usare gli smartphone a scuola era sensibilmente migliorato il rendimento agli esami, soprattutto per gli allievi che avevano un curriculum scolastico meno brillante. Per cui rassegnamoci: per quanto possa sembrare più divertente e interattivo, studiare col tablet fa imparare di meno e forse è il caso di rispolverare i cari vecchi libri e dare un’altra chance alle lavagne tradizionali, se si punta a ottenere buoni voti.