Il percorso è stato lungo e accidentato, ma alla fine lo storico sorpasso è avvenuto. Le donne hanno superato gli uomini tra le matricole di Oxford. Nel 2017, infatti, la prestigiosa università britannica ha ammesso più studentesse che studenti. E questo non era mai accaduto in una istituzione che sembrava ancorata a vecchi pregiudizi di genere. Anche uno dei templi della cultura mondiale, quindi, riconosce che il sesso al quale si appartiene non ha alcuna influenza sui risultati che si è in grado di ottenere negli studi e che l’eccellenza può declinarsi sia al maschile che al femminile.
Nel 2017 ammesse a Oxford 1070 studentesse. I colleghi maschi sono 1025
In quasi 800 anni di storia a dettare legge a Oxford erano stati sempre gli uomini. Ma i più recenti dati diffusi dall’Universities and Colleges Admissions Service (UCAS), l’organismo che si occupa delle procedure di accesso agli atenei britannici, certificano la svolta. A essere ammessi ai test per l’ingresso a Oxford nel 2017 sono stati 2.440 studenti: 1.275 ragazze e 1.165 ragazzi. Al termine delle selezioni, l’ateneo ha permesso l’immatricolazione di 1.070 donne e 1.025 uomini. Numeri che non sono schiaccianti, ma non per questo risultano essere meno significativi. Soprattutto considerando che a Cambridge, che da secoli si contende con Oxford il primato tra gli atenei d’eccellenza nel Regno Unito, il sorpasso non è ancora avvenuto. Qualcosa, però, si muove anche lì e il gap di genere tra gli studenti si sta progressivamente riducendo.
Donne ammesse a seguire i corsi solo nel 1878
Per far capire quanto sia importante che le ragazze abbiano finalmente le stesse opportunità di accedere alla formazione d’élite, basta citare qualche data. Nonostante la fondazione ufficiale di Oxford risalga al 1231, solo nel 1878 le prime studentesse furono autorizzate a seguire alcuni corsi tenuti nella prestigiosa università. Per potersi iscrivere a un corso di laurea le donne dovettero attendere il 1920. E fino all’inizio degli anni ’70 del secolo scorso molti spazi del campus rimasero riservati esclusivamente agli uomini.
A contribuire al cambiamento è stato sicuramente anche l’aumento della presenza femminile tra i docenti e i vertici delle facoltà. Dal 2016 una donna, Louise Richardson, è addirittura vicedirettore dell’ateneo e su 38 presidi di college 10 sono donne. Lasciarsi andare all’euforia sarebbe comunque prematuro, considerando che uno dei principali tabù di Oxford e Cambridge è lungi dall’essere scalfito. Continua, infatti, a esserci una grandissima disparità tra gli studenti di classe sociale elevata e quelli che provengono dalla middle e dalla working class. Con questi ultimi ai quali è spesso precluso l’accesso agli atenei d’eccellenza.