I soldi per pagare affitto e spese a fine mese? Quelli per saldare le salatissime tasse universitarie? Che sia un lavoro da cameriere al pub o più recentemente da lapdancer, da che l’università esiste gli studenti si sono sempre dilettati con mille professioni, più o meno improvvisate, per garantirsi un ministipendio durante gli studi.
E oggi lo fanno ancora. Ma l’era digitale ha cambiato le carte in tavola aprendo ai giovani nuove opportunità per reinventarsi e proporsi. C’è quindi chi si lancia come docente per ripetizioni online. Le care, vecchie, spesso risolutive ma costosissime lezioni impartite da professoroni sbarcano dunque sul web, e a offrirle nella maggior parte dei casi sono proprio gli studenti.
La modalità è semplice e immediata: una videochiamata e il pagamento attraverso PayPal, carta prepagata o ricarica telefonica. E i rates decisamente abbordabili: le lezioni vanno mediamente dai 5 ai 15 euro all’ora con interessanti “pacchetti scontati”. Un esempio? Una studentessa, che prende cinque euro all’ora, offre uno sconto fedeltà: dieci lezioni a quaranta euro, facendo risparmiare così dieci euro all’ipotetico cliente.
Non più rapporti ingessati con vetusti docenti, zero perdita di tempo per spostamenti, contatti diretti dandosi subito del tu e lezioni a casa davanti al proprio pc. Insomma, poca riverenza, tanta efficienza.
Un altro vantaggio delle lezioni private su internet è la sicurezza di farle durare il tempo esatto concordato tra insegnante e alunno: si termina la chiamata, e di conseguenza la lezione, con un click.
Per il resto, tutto funziona come una classica ora di ripetizioni: si accorda un primo appuntamento conoscitivo via Skype in cui ci si dedica alla visione delle problematiche di studio, testando in questo modo il rapporto studente-docente iniziando a conversare. E poi si procede con le spiegazioni. Chi insegna materie tecniche, come geometria e disegno, spesso si dota anche di lavagna e pennarelli e, per quanto riguarda grafici e tabelle il materiale viene il più delle volte scambiato via mail. Tra crisi e tagli, c’è da scommettere che presto a fare lezioni on line troveremo molti docenti precari al posto degli studenti.
Di solito per prendere ripetizione sono meglio gli studenti, perchè se c’è bisogno di ripetizioni perchè i prof non sanno insegnare è inutile pagarli in privato per prendere lezioni priivate, altrimenti non ci sarebbe bisogno di ripetizioni dovrebbero essere in grado di insegnare a scuola.E’ come quando si dice che le scuole italiane sono buone perchè all’ estero i laureati italiani sono apprezzati.Sbagliato.Se sono apprezzati i laureati italiani all’ estero, secondo me non è merito delle scuole fatte, ma è merito dei ragazzi italiani, che sanno studiare da soli, sono intelligenti, creativi, hanno qualcosa in più dei laureati stranieri, ma come singoli, come capacità personali, non per la scuola fatta.Anzi bisognerebbe chiedersi perchè non vengano riconosciute queste capacità da noi. Sarebbe stata la stessa cosa se avessero studiato all’ estero, perchè i ragazzi italiani sono intelligenti ed in Italia invece gli danno voti bassi o li bocciano.Quelli con voti alti invece secondo me se andassero all’ estero li prenderebbero ad ortaggi, non tutti ovviamente.
dimenticavo, e se sanno studiare i ragazzi italiani, è perchè al contrario di quanto si dice, ricevono buone basi alle medie ed alle superiori, soprattutto al liceo che gli dà un buon metodo di studio, non è per le Università.