Le proteste degli studenti hanno raggiunto l’apice e massima visibilità, anche nei quotidiani internazionali più noti, nella giornata di ieri, con l’occupazione e il sit-in in prossimità dei siti turistici. Dal Colosseo alla Torre di Pisa, i manifestanti hanno appeso striscioni per raggiungere il più capillarmente possibile l’opinione pubblica.
E mentre prosegue la protesta sui tetti con l’appoggio di alcuni esponenti politici, si fanno i primi bilanci e i piani per i prossimi giorni.
A Firenze, dove un gruppo di studenti aveva duramente protestato contro la presenza di Daniele Santanché a un evento di ateneo, tra tentativi di cariche della polizia e lanci di uova e spintoni da parte degli studenti, alcuni di loro sono rimasti lievemente feriti.
A Genova la stazione Principe è stata occupata (e poi “liberata”) da parte degli studenti medi e universitari scesi in piazza per protestare contro la riforma Gelmini. Il corteo prosegue nel pomeriggio verso il palazzo del rettore dell’Università per poi riunirsi nell’assemblea degli studenti presso la facoltà di Lettere.
Nel resto delle città la protesta si placa, gli studenti sono scesi dai monumenti, per rientrare tra le mura universitarie e programmare le attività per la prossima settimana. A Roma, Torino, Pisa l’appuntamento sarà infatti per le giornate di lunedì e martedì per una nuova ondata di cortei. “Per oggi – riferiscono i collettivi – cortei e blocchi non sono ancora in programma”.
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