Ogni giorno mettono in affitto la propria faccia, trasformandola in una sorta di cartellone pubblicitario. In questa maniera, due ragazzi di Londra riescono a pagare i debiti contratti per poter andare all’università. In un periodo di crisi come questo, dove il lavoro più che trovarlo occorre inventarselo, l’ingegno molto spesso risulta essere la carta vincente per riuscire a guadagnare qualcosa. L’idea bizzarra di questi due laureati britannici ne è una significativa testimonianza.
Ed Moyse, laureato in Economia, e Ross Harper, dottore in Neuroscienze, sono due ex studenti di una prestigiosa università di Cambridge. Dopo la laurea si sono ritrovati con un debito da pagare di ben 50 mila sterline. Non poche le difficoltà per trovare un’occupazione: “Abbiamo avuto così tante risposte negative quando abbiamo inviato i nostri curricula – raccontano – che abbiamo scelto una via alternativa”. Da qui l’idea di metter in affitto la propria faccia, da usare come base per inserzioni pubblicitarie.
I due ragazzi devono semplicemente dipingersi sulla faccia un logo o un messaggio (qui sotto il video), in base alla richiesta dell’inserzionista, e andare a passeggio per il centro di Londra, suscitando l’interesse dei passanti. Un lavoro poco faticoso, che in un giorno solo può fruttare fino a 400 sterline. L’iniziativa ha preso il via ottobre scorso e da allora i due cartelloni pubblicitari viventi hanno guadagnato all’incirca 32 mila sterline. Più della metà del debito da pagare per essere andati all’università.
Per gestire questa originalissima attività, i due ex studenti hanno realizzato pure un sito web, il cui nome è BuyMyFace. La loro iniziativa ha avuto così tanto successo, da oltrepassare i confini di Londra e raggiungere l’Oriente, l’America, l’Australia e tutta l’Europa. Ed e Ross sono stati contattati perfino da clienti di una certa importanza, come Ernst&Young.
Per i prossimi sei mesi i due ventenni sono già pieni di prenotazioni, poi a settembre porteranno a termine il loro progetto. Fino a oggi hanno ricevuto messaggi da tutto il mondo, anche da altri studenti che vorrebbero mettere in affitto il proprio volto e con i quali “stiamo cercando – spiegano i due ingegnosi – di lanciare una collaborazione entro i prossimi due mesi”. Per il futuro i due ragazzi non escludono nuove idee.
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considerato che c’è chi deve vendere il sedere, meglio la faccia, ma non mi sembra comunque una grande idea.
Evviva un po’ di originalità.
Io tutti i giorni vendo la faccia ma nessuno se n’accorge, in questo caso chi vede stì ragazzi è avvertito.