Nonostante il sistema universitario del nostro Paese scontenti anche gli studenti italiani, continua ad attrarre giovani stranieri, soprattutto extracomunitari, che scelgono di venire a laurearsi nei nostri atenei, con l’intento iniziale di rimanerci anche dopo aver terminato il percorso di studi. Intento che, però, non si realizza a causa delle difficoltà nel trovare un lavoro, che spingono la maggior parte di loro ad abbandonare l’Italia una volta conseguita la laurea.
I dati del MIUR risalenti al Dicembre 2012 rivelano che gli studenti stranieri iscritti nelle Università italiane sono più di 66mila e, tra questi, ben 52mila sono extracomunitari. Coloro che scelgono di iscriversi nei nostri atenei sono in larga parte albanesi, cinesi e camerunensi, e prediligono l’Università di Bologna (che ha il primato assoluto), La Sapienza di Roma e il Politecnico di Torino e quello di Milano. Le facoltà più gettonate tra gli studenti extracomunitari sono Economia, Ingegneria e Medicina.
La rilevante presenza di studenti extracomunitari nel nostro Paese è, per certi versi, un dato sorprendente: qui infatti, a differenza della gran parte degli altri sistemi accademici europei, i corsi di laurea in lingua inglese (pur in aumento) sono ancora la minoranza e la nostra università è pensata e organizzata quasi esclusivamente per un target italiano. Inoltre, è da considerare anche il fatto che lo scarso dinamismo del mercato del lavoro costringe molti studenti, anche italiani, a lasciare il Paese dopo la laurea per cercare fortuna altrove. Dunque, come mai gli extracomunitari continuano a scegliere il Belpaese?
La ragione di questo ‘successo’ è probabilmente da ricercare soprattutto nel fatto che, rispetto agli importi pagati dagli studenti britannici, le tasse italiane sono nella maggior parte dei casi inferiori. Tuttavia, seguendo il criterio della convenienza, gli extracomunitari potrebbero benissimo preferire Francia, Germania e Olanda, che offrono agli studenti – di qualsiasi nazionalità – numerose e consistenti agevolazioni fiscali.
Un’indagine della Rete Europea delle Migrazioni (European Migration Network), sembra svelare i veri motivi che portano gli studenti extracomunitari a scegliere gli atenei del nostro Paese, vale a dire la qualità degli studi associata quella della vita. Il 24 per cento di loro infatti dichiara di venire a studiare in Italia per avere prospettive migliori e circa l’11 per cento per l’alta qualità dell’offerta formativa italiana, rispetto agli altri Paesi UE.
Molti di loro però hanno già progettato di lasciare l’Italia dopo la laurea, per cercare lavoro altrove. Anche gli stranieri dunque hanno constatato la triste realtà italiana, quella di un Paese con un’offerta formativa giudicata di altissimo livello, ma del tutto incapace di assorbire i propri laureati – tantomeno quelli stranieri – su cui lo Stato ha investito, e soprattutto di impiegarli negli ambiti per cui si sono formati studiando.