studenti contro tagli borse di studio
Il prossimo obiettivo dei tagli del Governo saranno le
borse di studio, l’allarme arriva dagli
studenti di Link, il Coordinamento universitario nazionale che ha da poco diffuso un comunicato relativo a quelle che sarebbero state le ultime decisioni governative in merito alle politiche di erogazione dei sussidi agli studenti degli atenei italiani. “L’ultima manovra finanziaria, approvata in Consiglio dei Ministri il 14 ottobre, stanzia solo solo 25.731.000 euro per il diritto allo studio per l’anno 2011/2012” scrivono gli studenti del coordinamento nella nota. Così, spiegano, muore il diritto allo studio in Italia.
Si tratta di un taglio di
quasi il 90 per cento negli ultimi due anni, spiegano sempre gli studenti del coordinamento, “per il 2013 sono previste risorse per soli 12.939.000 euro”. Cifre che, se confrontate con quelle stanziate negli ultimi anni, sembrano davvero irrisorie.
“Il fondo ministeriale per il diritto allo studio era già passato da 246 milioni di euro nel 2009 a 99 milioni nel 2010 e il grave taglio già previsto per il 2011 avrebbe portato le risorse per le borse di studio a 70 milioni di euro. Ma evidentemente a Tremonti non bastava” commentano gli studenti che, calcolatrice alla mano, stimano come
70 euro a studente l’ammontare delle borse di studio future (12.939 distribuite sugli oltre 184mila studenti che secondo l’associazione risulterebbero idonei per l’ottenimento della borsa di studio).
Si tratta, dicono gli studenti, di un modo per
cancellare il diritto allo studio e impedire agli studenti con redditi bassi di intraprendere un percorso di alta formazione. Per questo è stata indetta dal coordinamento una nuova mobilitazione contro le manovre di governo. Gli studenti sono
in piazza a Napoli oggi e domani, e il 17 novembre in corteo in tutta Italia.
Intanto dagli uffici del Miur, la ministra dell’Istruzione Mariastella
Gelmini smentisce la fuga di notizie veicolata dagli esponenti del Pd in merito alle manoovre di Governo sul diritto allo studio: “Le dichiarazioni di alcuni esponenti del Pd sui tagli ai libri di testo gratuiti per la scuola elementare e sulla riduzione delle borse di studio universitarie sono prive di fondamento – assicura Gelmini -. Per entrambi i settori, i fondi saranno regolarmente garantiti”.