L’Anvur sostituirà i due comitati della valutazione attualmente esistenti il Cnvsu (che valuta le università) e il Civr (che valuta la ricerca). I criteri e i risultati della valutazione saranno sempre pubblicizzati sul sito dell’agenzia.
L’Agenzia redigerà “annualmente” un Rapporto sullo stato del sistema universitario e della ricerca, che sarà presentato al ministro e trasmesso al presidente del Consiglio dei ministri, al Comitato interministeriale per la programmazione economica e al Parlamento.
Tra i parametri di cui l’Agenzia dovrà tenere conto nel dare le pagelle alle università ci sarà anche “l’acquisizione di finanziamenti esterni, l’attivazione di rapporti di collaborazione e lo scambio di ricercatori con soggetti pubblici e privati”.
Anche la presenza di studenti “in possesso di un curriculum degli studi altamente meritevole e di docenti stranieri di elevata qualificazione” dovrà essere tenuta in considerazione.
L’Anvur darà i voti, poi, in base alla “completezza e correttezza della comunicazione pubblica” degli atenei, soprattutto “in materia di offerta formativa e di ricerche”. Saranno sottoposti a giudizio “servizi e strutture per gli studenti”, l'”efficienza ed efficacia dei servizi di orientamento al lavoro”.
I risultati dell’attività di valutazione “costituiscono criterio di riferimento per l’allocazione dei finanziamenti statali alle università e agli enti di ricerca e per l’eventuale allocazione di specifici fondi premiali”.