Ci siamo: sei finalmente giunto al momento di scrivere la tesi di laurea. Questa fase, per certi aspetti, può essere emozionante ed entusiasmante. Ma può anche creare delle ansie. Specialmente se non sai proprio da che parte iniziare il lavoro.
Il rischio, se non si hanno le idee ben chiare, è quello di perdere molto tempo e magari ritrovarsi a dover cambiare a un certo punto l’argomento e/o il relatore.
Niente paura!
In questo articolo ti spiegheremo come affrontare questo scoglio ed evitare errori e inutili perdite di tempo.
Continuando a leggere troverai le risposte alle principali domande relative a come scrivere la tesi di laurea.
Ecco, in particolare, i punti che svilupperemo:
- Scrivere la testi di laurea: l’importanza della scelta del relatore
- Scrivere la tesi di laurea: compilativa o sperimentale?
- Dalla scelta dell’argomento alla discussione
Scrivere la testi di laurea: l’importanza della scelta del relatore
Scrivere la tesi di laurea è innegabilmente un lavoro impegnativo e forse potresti non sentirti all’altezza di questo compito. Specie se non hai molta dimestichezza con la redazione di un testo argomentativo, cioè uno di quei testi il cui obiettivo è quello di esporre e avvalorare la o le tesi dell’autore su un determinato tema.
Per questo motivo è essenziale scegliere il relatore giusto.
Il relatore è il docente che ti seguirà durante le fasi preparatorie e quella di stesura vera e propria della tesi.
Se lo avrai selezionato con cura, saprà essere la tua figura di riferimento durante il lavoro e aiutarti a superare le difficoltà che potresti via via incontrare. Se, invece, non avrai valutato attentamente la tua decisione, potresti trovarti con un relatore distante o disinteressato. E questo, inevitabilmente, si rifletterebbe negativamente sul tuo lavoro.
La prima cosa da fare per non sbagliare nella scelta del relatore è decidere qual è la materia su cui ti interessa concentrarti.
Non deve necessariamente essere la disciplina che più ti ha appassionato, anche se sarebbe meglio restringere il campo solo alle materie che hai studiato con maggiore piacere. Altrimenti potresti finire per essere frustrato e demotivato a scrivere la tesi di laurea su qualcosa che ti interessa poco o per nulla.
Lasciati aperte almeno un paio di opzioni e fatti un’idea di massima di quando vorresti laurearti.
Quest’ultimo, in particolare, è un aspetto da non sottovalutare. Infatti, se un professore ha già molti tesisti da seguire, potrebbe non essere in grado di garantirti la possibilità di discutere la tesi nella sessione da te desiderata.
Cerca, quindi, di trovare un giusto compromesso tra i tuoi interessi e le tempistiche fissate.
Se puoi, chiedi anche delle informazioni agli studenti che stanno già scrivendo la tesi con il professore che anche tu vorresti come relatore. Conoscere le esperienze degli altri ti fornirà delle informazioni utili per sapere cosa aspettarti e prendere una decisione più consapevole.
Una volta fatte tutte queste valutazioni, prendi un appuntamento col docente preferito ed esprimigli il tuo desiderio di averlo come relatore.
E se dovesse rispondere negativamente? Non è il caso di scoraggiarti: potrai sempre rivolgerti a un altro professore.
Scrivere la tesi di laurea: compilativa o sperimentale?
Un’altra decisione molto importante da prendere prima di scrivere la tesi di laurea riguarda la tipologia del lavoro che farai. Le tesi, infatti, possono essere divise in due categorie:
- compilative;
- sperimentali.
Una tesi compilativa è una monografia (cioè un testo dedicato a un unico argomento) in cui si approfondisce un determinato soggetto da un punto di vista teorico, facendo una rassegna degli studi più autorevoli esistenti sullo stesso.
Una tesi sperimentale, invece, espone i risultati di una ricerca empirica del tutto o in parte condotta da te.
Forse a questo punto ti stai chiedendo se è meglio scrivere una tesi compilativa o una sperimentale. La risposta è che dipende da te e dalle tue aspettative.
Se desideri laurearti in fretta, per poter entrare rapidamente nel mondo del lavoro e non hai intenzione di proseguire il percorso universitario, magari frequentando un corso di dottorato, allora è meglio scegliere una tesi compilativa.
Viceversa, se il tuo obiettivo è intraprendere la carriera accademica e sei disposto a dedicare più tempo a scrivere la tesi, allora sarà meglio optare per quella sperimentale.
Sia nel primo che nel secondo caso, comunque, è importante che si tratti di un lavoro originale e redatto secondo uno stile personale.
Dalla scelta dell’argomento alla discussione
Una volta individuato il relatore e scelta la tipologia di tesi, non ti resta che stabilire l’argomento su cui concentrarti.
Consultati con il docente, presentando una proposta in linea con i tuoi interessi, ma sii anche pronto ad accogliere gli eventuali suggerimenti che il professore ti darà.
Dopo aver deciso l’argomento, prima di scrivere la tesi di laurea dovrai documentarti accuratamente su di esso, diventandone un vero esperto. Adesso è il momento della ricerca dei testi che saranno le fonti che studierai e costituiranno la bibliografia della tua tesi.
Sulla base del materiale raccolto potrai poi fare una scaletta dell’ordine in cui andranno trattati i vari temi. Questa scaletta, una volta perfezionata, diventerà l’indice della tesi.
Alcuni docenti danno una particolare attenzione alla creazione dell’indice, insistendo molto sul corretto ordine dei capitoli e dei paragrafi e su un’efficace scelta preliminare dei titoli degli stessi. Altri invece, non ritengono necessario creare l’indice preventivamente, lasciando che scaturisca spontaneamente nel corso della stesura.
Al di là delle preferenze del relatore, prima di cominciare a scrivere la tesi è comunque indispensabile avere in mente una sequenza logica dello sviluppo del testo e delle sezioni che lo comporranno. La tua tesi deve, infatti, dovrà risultare chiara e coerente.
Nonostante ciò che si potrebbe ingenuamente pensare, è davvero molto raro che si inizi a scrivere a partire dall’introduzione. Anzi, solitamente questa parte è quella che redigerai per ultima, addirittura dopo le conclusioni. L’introduzione, infatti, costituisce contemporaneamente una sintesi e un’anticipazione di ciò che è il contenuto della tesi.
Quindi, non ha senso scriverla all’inizio del lavoro, senza sapere esattamente ciò che scriverai dopo.
Una volta terminato di scrivere la tesi, è il momento di pensare ai ringraziamenti e di impostare il frontespizio e la copertina. Infine, se ti sarà richiesto, dovrai dedicarti anche alla scrittura dell’abstract.
Informati poi sulle tempistiche e le modalità di consegna della tesi. Non è sufficiente aver completato il lavoro per potersi laureare: ci sono anche delle formalità burocratiche che dovrai rispettare. Una di queste è la presentazione della domanda di laurea.
Quando tutti i documenti saranno a posto, potrai concentrarti sulla presentazione della tesi. Se è prevista una discussione in “grande stile”, potrai organizzare i contenuti più rilevanti in slides da proiettare o in piccole brochures da fornire ai membri della commissione.
E poi goditi il tuo “momento di gloria” davanti a un uditorio tutto per te!
“scrivere la tesi di laurea è forse una delle poche occasioni per mettere in pratica quello che avete studiato in tanta teoria”
Oppure studiare finalmente teoria e pratica di ciò che ci piace!!
In quale parte della tesi si posiziona l’abstrat? Dopo l’indice o alla fine prima della bibliografia..
Ciao Sabrina,
l’abstract in genere si mette sulla copertina della tesi, in basso, dopo l’intestazione con il logo dell’università, il titolo e i nomi del candidato e del relatore.
Serve per mostrare il contenuto della tesi senza entrare nelle pagine interne del libro.
L’introduzione va prima o dopol’indice?
E poi, dove si inzia a numerare le pagine?
Grazie
Ciao Giusy,
l’introduzione va certamente dopo l’indice. Anzi, nell’indice va inserita anche la numerazione delle pagine dell’introduzione che verranno appena dopo.
Per quanto riguarda la numerazione, ci sono vari metodi. Io consiglio di utilizzare una numerazione a numeri romani per le pagine fino all’introduzione (quindi per ringraziamenti, dediche, indice) per poi partire con il tradizionale pag. 1 dall’introduzione in poi.
Buon lavoro!
Ciao, devo iniziare a scrivere la tesi, ma ho un po’ di problemi. Sono andata dalla prof., mi ha assegnato un argomento direi molto molto complicato e, infine, mi ha detto di tornare quando ho l’introduzione pronta. Ora, ho stampato tantissimo materiale, ho letto, riletto…ma come fare l’introduzione se bisogna farla alla fine del lavoro? Ho pensato di dirglielo, ma, dato che non è molto “umana”, non vorrei ricevere una mandata a quel paese!! Come posso fare? Sono seriamente in difficoltà… Grazie
fabiana, sei semplicemente spacciata. muhahahahahahaha
se posso dare un consiglio… scegliete un professore “umano”, con cui siete abbastanza in sintonia del quale i corsi hanno colpito il vostro interesse: il resto verrà da sé! (più o meno)
devo iniziare a scrivere la mia tesi “il reato impossibile “ho già preso il materiale che mi ha consigliato il prof.e mi ha detto di scrivere l’indice …non so da dove iniziare:-(
Ciao a tutti, siamo un’agenzia letteraria e constatiamo spesso le difficoltà che possono essere presenti nella scrittura di un lavoro scientifico come una tesi di laurea. Oggi si ha a disposizione una notevole quantità di fonti a cui attingere per ottenere delle linee guida, ma riteniamo che tenere presente delle semplici regole base sia d’aiuto più di ogni altra cosa.
Ad esempio nella fase iniziale di scelta dell’argomento della tesi può aiutare l’utilizzo della tecnica del brainstorming; cioè la creazione di una mappa mentale. Si scrive l’idea iniziale della tematica che si vuole trattare al centro di un foglio, e poi si sviluppano le relative diramazioni riguardo: un quadro generale, gli aspetti specifici che si vorranno approfondire, le problematiche in cui ci si potrà imbattere, e infine il tema analizzato in particolare.
La stessa stesura dell’introduzione potrà prendere forma estrapolando i concetti salienti di ogni diramazione.
Si tratta di un lavoro preliminare che può facilitare la creazione dell’indice e la conseguente suddivisione in capitoli.
Speriamo d’esser stati d’aiuto,
Agenzia letteraria Bottega Editoriale
http://www.bottegaeditoriale.it
ciao tutti amici per università vorei lauriare anche adesso