Le polemiche per gli scontri all’ Università Roma Tre sembrano non volersi placare, mentre aumentano le manifestazioni di dissenso e gli scambi di reciproche accuse e recriminazioni, tra gli studenti di entrambe le fazioni politiche.
Ieri mattina un centinaio di studenti dei Collettivi di sinistra di Roma Tre, ha manifestato pacificamente nel piazzale del Rettorato, per chiedere ai vertici dell’ateneo di costituirsi parte civile in un eventuale processo, che accerti la responsabilità penale di Azione Universitaria. Quest’ultima è accusata dai giovani dei Collettivi di aver provocato quella che è stata definita ”un’aggressione squadrista ai danni degli studenti”, che ha causato lesioni a due ragazzi, condotti in ospedale.
Ribadendo come l’università debba essere sede di dibattito e confronto di idee, il Rettore Guido Fabiani ha espresso “la più ferma condanna per i fatti avvenuti, nonché la volontà di procedere con il massimo rigore all’accertamento delle responsabilità”, invitando tutta la comunità accademica ad impegnarsi per isolare “qualsiasi forma di intolleranza e di sopraffazione”.
Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha espresso la propria preoccupazione, precisando che “nessuno, né a destra né a sinistra, deve permettersi di reintrodurre nella nostra città le violenze politiche”. Sul caso è intervenuta la Cgil di Roma, che ha commentato l’accaduto con “una netta condanna e una forte preoccupazione per le violenze perpetrate ai danni degli studenti e delle studentesse della facoltà di Scienze politiche di Roma Tre”.