Ancora una volta è all’insegna degli scontri la protesta di migliaia di studenti in tutta Europa, uniti nel dire no a politiche economiche ritenute sbagliate e penalizzanti per le fasce più deboli della società. In Italia i cortei hanno coinvolto ben 87 città con in testa la Capitale, teatro della manifestazione più grande. Gli studenti delle superiori e gli universitari hanno aderito ad una mobilitazione continentale indetta dai sindacati, che nel nostro Paese hanno proclamato anche 4 ore di sciopero generale mandando in tilt la viabilità a Roma e a Milano. Cortei di protesta si sono svolti contemporaneamente anche in Spagna, in Grecia e in molti altri Stati dell’Unione Europea e non sono mancati i momenti di tensione con le forze dell’ordine.
Il richiamo alla mobilitazione è stato diffuso attraverso i social network, con diversi eventi creati appositamente su Facebook e l’hashtag #14nRiseUp fatto girare su Twitter. In risposta a questa chiamata, un fiume di cittadini – soprattutto studenti e insegnanti che protestano contro i tagli all’istruzione – si è riversato oggi in molte strade e piazze per manifestare il proprio dissenso e chiedere all’Europa un cambiamento di rotta.
In qualche caso le proteste contro le politiche di austerità volute da Bruxelles sono degenerate e si è arrivati a veri e propri scontri con le forze dell’ordine. I fatti più gravi sono accaduti a Madrid, dove sono stati effettuati perfino alcuni arresti, ma si sono registrati tafferugli anche a Roma, Torino, Milano, Napoli, Brescia e Padova. Nella Capitale il “Blocco studentesco” ha tentato di sfondare i cordoni della polizia in via Ripetta per raggiungere Palazzo Chigi ed ha iniziato un lancio di sassi che ha fatto scattare una carica di alleggerimento.
A Milano nel corso delle proteste c’è stato un lancio di petardi contro la sede centrale dell’Università Cattolica e lungo il percorso della manifestazione sono state anche infrante alcune vetrine. Momenti di tensione anche nei pressi della stazione di Porta Genova. A Torino un gruppo di studenti universitari ha tentato di occupare il cantiere del grattacielo di Intesa-Sanpaolo scavalcando le recinzioni. La polizia è intervenuta con un lancio di fumogeni e ha disperso i facinorosi. Alcuni manifestanti hanno poi anche appiccato un fuoco davanti alla sede dell’Agenzia delle Entrate.
Scontri più violenti si sono registrati a Brescia, dove gli studenti del “Kollettivo” hanno deviato rispetto al percorso concordato e, tra lanci di oggetti e cariche delle forze dell’ordine, si sono spinti fino alla stazione ferroviaria dove hanno occupato i binari. Stazione occupata anche a Napoli, mentre pare ci siano stati perfino dei fermati tra i manifestanti a Padova.
Le proteste di oggi sono state solo un primo assaggio di una serie di iniziative nazionali e transnazionali degli studenti che andranno avanti per tutta la settimana. Il prossimo appuntamento è per il 16 Novembre con le “Notti bianche per l’istruzione pubblica”, che si svolgeranno in numerose città italiane. Il giorno dopo è prevista, invece, una grande mobilitazione europea in occasione della “Giornata internazionale dello studente”.
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