Migliaia di universitari, studenti, ricercatori, precari hanno sfilato oggi in piazza per lo sciopero della conoscenza indetto dalla Cgil per l’11 dicembre. Università, scuola e dipendenti pubblici hanno animato le strade delle città italiane.
70 mila a Milano, 10 mila a Napoli e 100 mila a Roma, per un totale di 180 mila persone. Questi i dati riferiti nella capitale dagli organizzatori della manifestazione nazionale. Una mobilitazione ingiustificata secondo il Ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini.
Per Gelmini, le critiche rivolte al governo risultano ancor più incomprensibili dopo la finanziaria 2010 che stanzia “400 milioni per l’università, 103 milioni per la scuola, 300 milioni per l’edilizia scolastica, 370 milioni per i lavoratori socialmente utili” ha specificato il Ministro.
“Desidero esprimere il mio rammarico nel vedere che, ancora una volta, alcune manifestazioni non sono dirette e coordinate dagli studenti, ma dai centri sociali e dagli anarchici” ha dichiarato poi alla stampa Gelmini, che ha concluso sottolineando l’importanza che “i giovani che esprimono un pur legittimo dissenso sui provvedimenti in materia d’istruzione non siano strumentalizzati“.
Intanto gli universitari dell’Onda romana parlano di una nuova mobilitazione contro la riforma dell’Università, e annunciano ai media “una stupenda primavera”. Nel programma del movimento, rilanciato dall’assemblea pubblica dello scorso 20 novembre, è prevista infatti per marzo una grande mobilitazione nazionale.