Appassionati di attività sportive che desiderate iscrivervi a un corso di laurea triennale della classe di Scienze delle Attività Motorie e Sportive (L-22) presso uno degli atenei pubblici italiani, optate per Bologna: questo è il consiglio che vi dà la classifica Censis per l’area di Scienze Motorie 2014. L’Alma Mater, con 101,5 punti, precede Torino, che è seconda con una media di 99, e Udine, i cui 98,5 punti valgono il terzo posto.
Nella top ten della classifica Censis per l’area di Scienze Motorie 2014 ci sono anche, nell’ordine, Urbino (96,5), Roma “Foro Italico” a pari merito con Pavia (95,5), Cassino (93,5), Verona (91,5), la Statale di Milano (90) e Cagliari (89). A centro classifica si sono piazzate, invece, l’Insubria (88,5), Perugia e Brescia (entrambe con 88 punti), Roma “Tor Vergata” (87,5), Firenze (87), Messina (86,5), Padova (86), Ferrara (85,5) e Parma (83,5).
Nella parte bassa della classifica Censis per l’area di Scienze Motorie 2014 sono finite, invece, L’Aquila (83), gli atenei di Genova (81), Catania (80), Chieti e Pescara, l’accoppiata Foggia–Napoli “Parthenope” (tutt’e due con 77,5) e Università di Bari. Infine, le ultime tre della classifica Censis per l’area di Scienze Motorie 2014 sono Pisa (75), l’Università del Molise, fanalino di coda a pari merito con quella di Palermo (72).
L’identikit del laureato in Scienze Motorie. Dall’indagine AlmaLaurea sul profilo dei laureati triennali del 2013 si scopre che il 46 per cento degli iscritti si laurea in corso, mentre il tempo medio impiegato per conseguire il titolo è di 4,3 anni e il voto medio di laurea è appena 98,4 su 110. La media agli esami è 24,9 trentesimi e solamente un laureato su quattro (il 25 per cento) si dichiara pienamente soddisfatto di aver scelto questo corso di studi.
Sbocchi professionali. Per i laureati di Scienze Motorie è possibile operare come istruttori, preparatori atletici e allenatori nell’ambito di palestre e associazioni sportive, occupandosi anche di condurre attività fisiche specifiche per bambini, anziani e disabili. Inoltre, è possibile intraprendere l’insegnamento nella scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado.