A leggere la classifica Censis per l’area di Scienze Giuridiche 2014, chi vuole conseguire una laurea triennale afferente alla classe di Scienze dei Servizi Giuridici (L-14), dovrebbe valutare l’ipotesi di scegliere l’Università di Bologna. Con un punteggio medio di 103,5 l’Alma Mater Studiorum conquista la prima posizione, superando di cinque punti e mezzo Siena (98), seconda, e Torino (92,5), che si piazza terza.
La quarta posizione della classifica Censis per l’area di Scienze Giuridiche 2014 spetta a Padova (91,5), cui seguono la Bicocca di Milano (89) e, a pari merito, gli atenei di Brescia e Modena e Reggio Emilia (88,5). Dall’ottava alla tredicesima posizione della graduatoria finiscono Urbino (87,5), Bergamo (86,5), la coppia formata da Pisa e Genova (84,5), la Seconda Università di Napoli (84) e il duo Firenze–Insubria (entrambe con 83 punti).
Ad aggiudicarsi le posizioni centrali della classifica Censis per l’area di Scienze Giuridiche 2014 sono le università di Chieti e Pescara e del Piemonte Orientale (che ottengono 81,5), quelle di Camerino e Macerata (a pari merito con una media di 80), Verona (79) e Ferrara (78). Nella seconda parte della graduatoria si collocano, invece, il tandem Perugia–Foggia (77,5), L’Aquila (76,5), “La Sapienza” di Roma (76), l’accoppiata Statale di Milano–Cassino (75), Teramo (73,5), l’Università del Molise (71,5) e quella di Bari (71), seguite da Pavia (70).
Agli ultimi tre posti della classifica Censis per l’area di Scienze Giuridiche 2014 sono relegate Sassari e Cagliari (terzultime a pari merito con 69 punti), Messina, che si attesta a 68,5 di media ed è penultima, e infine Roma Tre, ultima come nel 2013, che ottiene un punteggio di 68.
L’identikit del laureato in Scienze Giuridiche. La fotografia scattata da AlmaLaura nell’ultima indagine sul profilo dei laureati triennali mostra che il tempo medio impiegato per completare il corso di studi è piuttosto elevato – 6,4 anni – mentre voto medio di laurea e media agli esami tendono verso il basso e si attestano rispettivamente a 94,3/110 e 24,5/30. Solo il 24 per cento degli studenti si laurea in corso, ma il 38 per cento dei neo dottori è decisamente soddisfatto del percorso di studi.
Sbocchi professionali. Coloro che hanno conseguito una laurea in Scienze Giuridiche hanno davanti a sé diverse prospettive: possono puntare a intraprendere una carriera nella Pubblica amministrazione, a entrare nell’organico di organizzazioni internazionali, a lavorare presso gli uffici legali o l’area amministrazione di aziende private e possono anche, previa abilitazione, esercitare la professione di consulente del lavoro.