Roberto Saviano ha incontrato ieri gli indignati di New York presso lo Zuccotti Park, spiegando davanti al folto gruppo di attivisti di Occupy Eall Street di sentirsi pare del movimento anche perché chiede nuove regole piuttosto che violarle come si vuole far credere. Poi ha ricordato loro qual è l’unica economia al mondo che non conosce crisi: quella criminale.
L’autore di Gomorra ha ricordato che il Pil dell’economia criminale globale supera la somma dei Pil dei 150 Paesi dell’Onu, attestandosi attorno ai mille miliardi di dollari. “Il 10% del Pil mondiale va in tasca alle mafie” ha spiegato Saviano, aggiungendo che in questo periodo di crisi economica gli unici soggetti a poter investire, disponendo di grandi somme di denaro da “ripulire” sono i clan del crimine organizzato globale.
“Ragazzi provenienti da diverse estrazioni politiche e sociali cercano i punti di unione e non quelli di divisione allo scopo di agire per il cambiamento” ha commentato Saviano a margine dell’incontro (a seguire il video), meravigliato del diverso atteggiamento rispetto ai movimenti di casa nostra, ma fiducioso che questo metodo possa essere importato anche in Italia.
Lo scrittore ha poi ricordato che in Italia fino a poco tempo fa si parlava di “sogno americano” per evocare una società che premia il talento e l’impegno, ma che “negli ultimi anni molto è cambiato”.
Riferendosi alle conseguenze della crisi, Saviano ha poi spiegato agli “indignati” di Occupy Wall Street che ora che non ci sono più certezze è anche più facile compiere scelte meno prudenti e che assecondino le aspirazioni di ciascuno. “Non esiste un mondo migliore – ha poi concluso lo scrittore -, ma esiste la possibilità di migliorare questo mondo. A una condizione: che lo si voglia veramente”.
http://youtu.be/g_vumACoJUM