L’Università Sapienza ha effettuato una riduzione consistente dei suoi corsi di laurea. Più che di tagli però forse si potrebbe dire che l’ateneo romano ha effettuato un’ottimizzazione e razionalizzazione dell’offerta formativa, nell’interesse della gestione amministrativa della struttura.
Ma anche degli studenti che devono scegliere spesso il corso di laurea su una vastissima offerta.
In realtà quello che sta facendo la Sapienza, lo hanno fatto e lo faranno anche altri atenei italiani, che fino al 15 giugno hanno tempo per operare la riduzione dei corsi di laurea. Questo per poter accedere ai fondi straordinari stabiliti dal decreto del Ministro dell’Istruzione Gelmini. Siena registrerà 34 corsi in meno, Firenze ne taglierà il 20%, Genova il 15%.
Secondo il decreto infatti i fondi premieranno quegli atenei virtuosi che dimostreranno di avere una migliore offerta formativa, qualità, efficacia ed efficienza delle sedi didattiche. Gli incentivi verranno erogati tenendo conto anche della scelta e della remunerazione dei docenti.